Nell’Unione Europea vivono circa 24mila schiavi, cioè persone che sono vendute o tenute in stato di cattività per svolgere attività sessuali, lavori forzati o mendicare. E i numeri sono in crescita.
Il dato emerge dal primo rapporto Ue sul traffico di esseri umani, dal quale inoltre risulta che oltre un quinto (circa 6500 persone) dei nuovi schiavi (identificati e presunti tali) ha vissuto in Italia nel periodo preso in considerazione, il biennio 2008-2010.
A noi, dunque, la maglia nera e nonostante il problema si acutizzi proprio nello Stivale, ciò non ha comunque spinto le autorità italiane ad adeguarsi alla direttiva Ue contro il traffico di esseri umani che la Commissione ritiene essere un utile strumento contro questa pratica disumana.
Il termine per l’adozione della direttiva è scaduto il 6 aprile scorso, ma - ad onor del vero - solo 6 paesi Ue l’hanno finora adottata nelle rispettive legislazioni nazionali.Bruxelles segnala infine che la maggior parte delle vittime del traffico di esseri umani proviene da Bulgaria e Romania ed è di etnia rom.
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