Anche gli Onassis vendono L'isola dei vip va a un russo

Tramonta il sole su un simbolo degli anni Sessanta. Il piccolo paradiso di Skorpios, dove Aristotele sposò Jacqueline, verrà ceduto a un magnate per 200 milioni di dollari

Anche gli Onassis vendono L'isola dei vip va a un russo

La tragedia è greca per la nazionalità dell'attrice ma è un affarone internazionale, eventualmente con qualche lacrima di nostalgia. Athina Roussel Onassis Miranda, già sposa del cavallerizzo brasilero Alvaro Alfonso Dodi de Miranda Neto, insomma roba di altissimo ceto, ha deciso di vendere l'isola di Skorpios, la leggenda degli Onassis, ottanta ettari di storia, di magie, una fetta di paradiso acquistata nel 1962 da Aristotele Onassis per 3 milioni di dracme pari, al cambio del tempo, a 100mila dollari. Oggi il valore della proprietà ammonta a 200 milioni di dollari già offerti dal solito riccone russo che, caduto il comunismo, ha scoperto l'America, in questo caso la Grecia.
Devono essere momenti di crisi vera per il popolo ellenico se l'unica ereditiera dell'uomo più illustre dei favolosi anni Sessanta-Settanta, Aristotele Onassis, vuole liberarsi dell'isola dove sono sepolti, nella cappella di famiglia, proprio suo nonno e, insieme, Christina, la madre di Athina e Alexander, il fratello scomparso in un incidente aereo, una luce buia che ha attraversato la dinastia dall'arrivo di Jacqueline vedova Kennedy.
Il fatto, si sa, riguarda proprio Skorpios teatro del matrimonio del secolo e dello scandalo, in un giorno di pioggia e di maestrale ghiacciato, il venti di ottobre del Sessantotto. Il panfilo Christina restò all'ancora, ondeggiando nel mare in tempesta mentre i giornalisti fradici, a bordo di motoscafi e barche, cercavano di seguire l'evento. Aristotele stava di fronte a quella ciurma tenendo in mano una coppa di champagne e ripetendo il gesto della bevuta, al suo fianco Jacqueline non muoveva nemmeno una ciglia, per il freddo e l'imbarazzo di vedere quel circo organizzato tra petali di rose lanciati nella pioggia dai cinquanta marinai del panfilo mentre l'orchestra a bordo suonava canzoni greche. Mancava l'officiante, Onassis aveva ottenuto il divorzio da Tina Livanos (che aveva scoperto la relazione del marito con la Callas), l'arcivescovo di Atene si era rifiutato di celebrare le nozze, idem il metropolita di Leucada; o arrivavano i documenti del divorzio o il matrimonio andava rinviato. Onassis chiamò al telefono il direttore dell'Olympic Airways e gli impose di prendere quelle dannate carte e di portarle sull'isola, l'aeroporto sarebbe stato sgomberato da qualunque altro velivolo e un aereo di linea dovette restare in quota oltre un'ora prima dell'atterraggio. Le carte arrivarono, la Livanos intanto era in crisi con il nuovo consorte John Spencer Churchill marchese di Blendford, insomma un casino inenarrabile, mentre il temporale aumentava di intensità e i giornalisti urlavano come pazzi naufraghi. Il fatto comunque avvenne e Skorpios fu l'isola del tesoro e dei capricci di Aristotele che si era fatto costruire, oltre a una dimora esclusiva, una spiaggia con la sabbia finissima riportata apposta per lui dalla baia di Salamina, una riserva di caccia con l'allevamento di fagiani, oltre duecento tipi di alberi e un cottage con il nome di Myconos conosciuta prima di tutto e ultima di tutto, come la Pig House, il luogo dove Jacqueline Kennedy venne fotografata ignuda da un paparazzo, indovinate di quale nazionalità? Elementare, italiana. Garritano Settimio il mito, l'eroe, il fotoreporter, travestito da giardiniere, sbucò da un cespuglio e fece il colpo che sconvolse l'America ma non quelli di Playmen, che un anno dopo, il 1972, vendettero anche gli spaghi che chiudevano i pacchi del mensile con le immagini dell'ex first lady d'America. Garritano è un professionista del genere, i suoi ritratti in bianco e nero dei reali di Spagna, di una splendida Lucia Bosè, di Sharif e la Chaplin, di Gina Lollobrigida, della dolce vita di Marbella, sono pagine di un album di un'epoca bellissima che a Skorpios trovò il suo fuoco d'artificio più clamoroso. Aristotele Onassis non fece una piega alla pubblicazione delle fotografie, gli piaceva che la gente osservasse nuda la sua donna, più odiata e invidiata, la concubina come venne definita dal capo ufficio stampa del Vaticano che spiegò pure che la signora non si sarebbe più potuta avvicinare ai sacramenti. Skorpios, stando ai dati di censimento, registra due abitanti. Athina si è fatta vedere di rado, Settimio Garritano ormai ha capito che ci sono ancora i cespugli di una volta ma sono sparite le first ladies.
Per duecento milioni di dollari l'isola che non c'era improvvisamente torna a esserci.

Quando Aristotele e Jacqueline dissero sì, per rito e consuetudini ortodosse, dovettero pestarsi i piedi, per confermare l'amore e la fedeltà. Athina Onassis ha deciso di mettere il suo piede sulla storia di un'isola e di una leggenda che non è ancora finita.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica