La blogger dissidente cubana Yoani Sanchez, arrestata giovedì, è stata liberata dopo trenta ore di detenzione, insieme al marito, il giornalista Reinaldo Escobar e il collega Agustin Lopez: l'ha annunciato lei stessa attraverso il proprio blog Generacion Y, precisando che tutti e tre sono rientrati all’Avana, da dove avevano cercato di raggiungere in auto Bayamo, 670 chilometri a sud-est della capitale, per assistere al processo contro Angel Carronero, giovane politico spagnolo imputato per omicidio colposo in relazione alla morte degli oppositori Oswaldo Payà e Harold Cepero in seguito a un incidente stradale avvenuto lo scorso luglio.
L'annuncio della liberazione
"Siamo stati appena liberati! 30 ore di detenzione e molti aneddoti da raccontare", ha twittato la Sanchez. "Grazie a tutti quelli che hanno levato la loro voce e i loro tweet perché tornassimo a casa", ha aggiunto pochi secondi dopo. "Durante la mia detenzione ho rifiutato di mangiare e di bere ogni liquido, primo bicchiere d’acqua che ho
preso al rientro a casa come fuoco nell’esofago". In successivi tweet la bloggerha scritto che "ancora è in stato d’arresto Henry Constantin a Rio Cauto, arrestato all’ingresso del tribunale di Bayamo".
Le bugie di Granma
La Sanchez denuncia che il giornale Granma - organo ufficiale del Partito comunista cubano - mente, sottolineando che "aveva detto che il processo a Angel Carromero era pubblico, ma non lo era. La mia intenzione era totalmente giornalistica", ha scritto ancora la blogger, e "riportare da Bayamo attraverso il mio account twitter". Sanchez riferisce che "non può ancora ricevere chiamate sul suo cellulare", ma può comunque "inviare sms e tweets".
Chiesti 7 anni di carcere per Carronero
Il processo contro Carromero, a cui avrebbe voluto assistere la Sanchez, si è concluso nella notte a Bayamo. Al termine di un'udienza durata undici ore, riportano i media spagnoli, i magistrati dell’accusa hanno mantenuto la loro richiesta di una condanna a sette anni per Carromero, accusato di "omicidio per guida imprudente". Carromero lo scorso luglio era al volante di un'automobile coinvolta in un incidente stradale in cui hanno perso la vita i dissidenti cubani Oswaldo Payà e Harold Cepero.
La difesa dello spagnolo ha chiesto l’assoluzione per "mancanza di prove", sostenendo che l’incidente è stato provocato dalle pessime condizioni della strada e dalla mancanza di adeguate segnalazioni dei lavori in corso nel tratto dove è avvenuto l’incidente. La sentenza arriverà entro i prossimi dieci giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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