Ecco il primo mammifero, un gruppo di ricerca ridisegna l'albero della vita

Pubblicato uno studio su Science. Il volto dell'antenato comune alle balene, ai pipistrelli e all'uomo

Era un piccolo animale a pelo corto, pesava poco più di due etti e mangiava insetti: è questo il padre dei mammiferi placentati, dei quali fanno parte roditori, pipistrelli, balene e uomo. Contrariamente a quanto si pensava, sarebbe comparso migliaia di anni dopo l'estinzione dei dinosauri. A ridisegnare l'albero della vita di questo gruppo di mammiferi è lo studio pubblicato su «Science» e realizzato in sette anni da un gruppo di ricerca internazionale, del quale fanno parte alcuni italiani, coordinato dall'Università americana di Stony Brook.
Il «volto» del padre di tutti i mammiferi placentati, un gruppo che oggi comprende oltre 5.000 specie, è stato ricostruito incrociando dati genetici con informazioni fisiche e fossili. «In realtà non si tratta di una singola specie, ma di un gruppo di organismi da cui hanno avuto origine gli altri mammiferi placentati», ha spiegato lo zoologo Maurizio Casiraghi, dell'università di Milano Bicocca. Riorganizzando e confrontando i dati provenienti da tutto il mondo, lo studio ha permesso di ricostruire l'album di famiglia dei nostri progenitori fino ai più antichi antenati, piccoli animali insettivori. «I risultati - ha proseguito Casiraghi - offrono un quadro chiaro dei tempi dell'evoluzione dei mammiferi e confermano che animali, come i primi roditori e i primati, non hanno convissuto con i dinosauri. Discendono invece da un antenato comune vissuto poco dopo la scomparsa dei dinosauri». I tempi dell'evoluzione e della diffusione dei mammiferi placentati (esclusi quindi i marsupiali e quelli che depongono le uova come l'ornitorinco) a partire da antenato comune è oggetto di dibattito da lungo tempo. Le prove fossili sembrerebbero indicare che questi mammiferi sarebbero comparsi dopo l'evento che circa 66 milioni di anni fa portò all'estinzione dei dinosauri, salvando solo quelli da cui discendono i moderni uccelli. Grazie alle nicchie ecologiche, lasciate liberi dai dinosauri estinti, si verificò un' esplosione di nuove specie di mammiferi che proliferarono senza contendenti. A partire dagli anni '90 nuovi studi resi possibili dalla genetica hanno messo in discussione questa ipotesi e suggerito che la diversificazione dei mammiferi placentati sia avvenuta milioni di anni prima della grande estinzione.

I risultati dello studio coordinato dai ricercatori statunitensi confermano ora la tesi dell'«esplosione, e quindi che i placentati siano comparsi soltanto dopo la scomparsa dei dinosauri. Il «padre» fu un minuscolo animale che pesava fra 6 e 245 grammi; aveva il pelo corto e la coda, mangiava insetti ed è vissuto tra 200.000 e 400.000 anni dopo la grande estinzione dei dinosauri.

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