Forti tensioni dopo l'uccisione del leader dei talebani pachistani

Un drone americano alcuni giorni fa ha ucciso il ricercato numero uno dei talebani pachistani, Hakimullah Mehsud, assestando un duro colpo al dialogo di pace da poco avviato dal governo di Islamabad con i talebani, che controllano parte dei territori di etnia pashtun del nord ovest. Il ministro degli Interni pachistano, Chaudhry Nisar, lo ha detto chiaramente: "Invece che parlare di questo (l’uccisione di Mehsud, ndr) avremmo dovuto annunciare che una delegazione di tre membri, tra i quali un ulema, è partita per invitare ufficialmente i talebani ai negoziati". Convocato a Islamabad l’ambasciatore degli Stati Uniti. Per i talebani afghani l’uccisione di Mehsud è "una grande perdita" per i musulmani. In una mail spedita all’Ansa a Islamabad, il portavoce dei ribelli afghani Zabihullah Mujahid scrive che "l’Emirato Islamico denuncia con parole dure l’atto di codardia degli Usa. Consideriamo la morte di Hakimullah Mehsud una grande perdita e facciamo le condoglianze alla sua famiglia".

Intanto continuano a inseguirsi voci e smentite sulla nomina del nuovo leader dei talebani pachistani.

Fonti di GeoTv riferiscono che in una seduta del Majlis-e-Shura, il consiglio centrale dei Ttp, nelle aree tribali del Waziristan del Nord, sarebbe stato scelto il nome di Khan Said, nome di battaglia Khalid Sajna, 36 anni, braccio destro del defunto. Ma la decisione non sarebbe gradita a una parte dei talebani e, in particolare, ai fedelissimi di Hakimullah, che si sono riuniti nella regione del Nurestan, nel vicino Afghanistan, per proporre un loro nome.