In India essere omosessuali è ancora un reato. La Corte Suprema di New Delhi ha annullato la sentenza di un tribunale che nel 2009 aveva legalizzato l'omosessualità. La decisione sarebbe giunta in seguito a diverse petizioni di associazioni religiose contrarie alla depenalizzazione del reato previsto dal Codice penale indiano che vieta le relazioni tra adulti omosessuali consenzienti in quanto "contro natura" e che era stato introdotto durante l’epoca coloniale britannica.
Il 2 luglio 2009 l’Alta Corte di New Delhi, con una decisione da molti salutata come storica, aveva depenalizzato l’articolo 377 del Codice penale indiano stabilendo che il sesso in un luogo privato tra due adulti omosessuali consenzienti non costituiva reato. A ricorrere contro l’abolizione della legge è stato, tra gli altri, un politico del centro-destra del Bharatya Janata Party (Bjp), 538em;">il partito dell’Opposizione che di recente ha vinto le elezioni amministrative in quattro stati, tra cui a New Delhi, sconfiggendo il partito laico del Congresso.
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