Pakistan, cristiana uccisa a Quetta Si pensa a motivazioni religiose

Nel 2012 sarebbero almeno 105mila i cristiani ammazzati nel mondo

Una morte per ora senza una spiegazione, che poco ha di certo. Ma su cui pesa la pista religiosa. La morta di una giovane donna cristiana a Quetta, in Pakistan, fa sorgere più di un dubbio. Il suo corpo è stato ritrovato dal fratello nell'appartamento che occupava a Brewery Street, nel centro cittadino. Un colpo alla testa, sparato da una pistola. Inutile il tentativo di portare la vittima in ospedale.

L'indagine della polizia locale è tuttora in corso. Ma non è da escludere che il movente dell'omicidio vada cercato nella religione. Soprattutto per il giorno della morte - Santo Stefano - a poca distanza dall'appello del Santo Padre per la pace e lo stop delle violenze sui credenti. Ma anche perché il Pakistan è tra le aree considerate a rischio per i cristiani.

Soltanto nel 2012 sarebbero 105mila i cristiani uccisi per ragioni religiose. Lo ha detto Massimo Introvigne, coordinatore dell'Osservatorio della libertà religiosa in Italia.

I Paesi coinvolti? "La Nigeria, la Somalia, il Mali, il Pakistan e certe regioni dell'Egitto - i Paesi dove esistono ancora regimi totalitari di stampo comunista, in testa a tutti la Corea del Nord e i Paesi dove ci sono nazionalismi etnici, che identificano l'identità nazionale con una particolare religione".

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