Party con le squillo colombiane: rimpatriate le guardie di Obama

Scoperti gli appuntamenti a luci rosse di una dozzina di agenti al seguito del presidente a Cartagena. Le guardie sono state subito rimpatriate in America

Party con le squillo colombiane: rimpatriate le guardie di Obama

L'accusa è "cattiva condotta". La realtà è che li hanno pizzicati mentre facevano veri e propri festini insieme a numerose squillo colombiane. Ed è per questo motivo che ben dodici agenti dei servizi segreti statunitensi, inviati in in Colombia al summit delle Americhe in vista della presenza del presidente Barack Obama, sono stati sollevati dall'incarico e fatti rimpatriare negli Stati Uniti.

Secondo indiscrezioni ricevute dalla Associated Press da fonti che rimangono ancota anonime, le accuse mosse alle guardie di Obama sarebbero legate a frequentazione di prostitute a Cartagena. In una dichiarazione rilasciata nella notte, il portavoce dei servizi segreti Edwin Donovan ha aggiunto che "altri agenti hanno preso il posto di quelli fatti rientrare" in America. Donovan non ha confermato che le accuse siano legate alla prostituzione con squillo colombiane, ma ha dichiarato che riguardano il periodo precedente all'arrivo di Obama al summit e non hanno avuto alcuna ripercussione sulla sua sicurezza.

Il numero degli agenti coinvolti è stato riferito da un funzionario che, però, non era autorizzato a parlare pubblicamente. Un impiegato dell'albergo in cui gli agenti sono stati ospitati per una settimana, parlando con la condizione dell'anonimato, ha detto di averli visti bere pesantemente durante la loro permanenza.

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