Pipì sul Corano: arrestati due bimbi di nove e dieci anni

Continuano i casi di blasfemia incrociata in Medioriente

Musulmani in preghiera
Musulmani in preghiera

Il Cairo - Continuano i casi di blasfemia incrociata in Medioriente. Dopo i graffiti degli ebrei ultraortodossi a Gerusalemme contro Gesù, ora tocca all'Egitto, dove due bambini copti sono stati arrestati dalla polizia con l'accusa di «oltraggio alla religione» islamica e rinchiusi in carcere in attesa di interrogatorio. Si tratta di Nabil Naji Riz, di 10 anni, e di Mina Nadi Faraj, di nove anni; secondo alcuni testimoni del villaggio dove risiedono avrebbero urinato su dei fogli di carta sui quali erano scritti dei versetti del Corano: è il primo caso del genere in Egitto, dopo quello che recentemente ha scandalizzato il Pakistan per l'arresto basato su prove false di una bambina di 11 anni minorata mentale.

A nulla è valso che il padre di uno dei bambini arrestati abbia spiegato che entrambi sono analfabeti e che quindi ignoravano quel che stavano facendo: un gruppo di abitanti musulmani del villaggio li ha comunque denunciati.

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