
Cinque anni di successi. Era la vendemmia 2020 quando Cantina Valle Isarco, una cantina sociale di una delle zone più vocate dell’Alto Adige, e Riccardo Cotarella, probabilmente il pià noto enologo italiano, hanno iniziato la loro collaborazione per far crescere ancora di più la qualità della viticoltura e dei vini della più giovane cantina sociale dell’Alto Adige. Ed è già tempo di bilanci, anche se la collaborazione è destinata ad andare avanti ancora a lungo. «Non posso dire cosa ho dato io alla Valle Isarco – dice Cotarella - sicuramente a me questa esperienza sta dando molto. In nessun’altra realtà cooperativista ho trovato una sintonia tra soci e cantina come quella che c’è qui, così come la voglia di fare sempre di più e meglio».
Cotarella, che è affiancato dall’enologo residente Stefan Donà, nei cinque anni della sua prima consulenza in Alto Adige ha collezionato molti riconoscimenti , soprattutto con il Kerner della linea Aristos, e ha tenuto a battesimo quattro importanti progetti: il metodo classico 100% Sylvaner pas dosé Aristos Zero, la cuvée di punta Adamantis, blend di Sylvaner, Grüner Veltliner, Pinot Grigio e Kerner a rappresentare le varietà più identitaria di quella che è una delle zone più vocate d’Europa per la produzione di vini bianchi, il Pinot Noir Aristos, che dimostra come la Valle Isarco possa interpretare in modo molto convincente uno dei vini più difficili e capricciosi che ci sia, e il Kerner Granit 960, appena mille bottiglie di un vino che ha affinato in un inedita tank da 960 litri ricavata da un blocco unico di granito estratto dalle montagne della valle.
Il primo lustro di Cotarella in Cantina Valle Isarco è stato celebrato con una degustazione online in cui sono stati coinvolti i maggiori esperti del settore e in cui sono stati degustati tre vini: l’Aristos Kerner 2023, l’Aristos Sylvaner 2023 e l’Aristos Pinot Noir 2022.
«Kerner e Sylvaner sono vitigni diversamente autoctoni per Cantina Valle Isarco – spiega Cotarella - perché, nonostante non siano nati qui, è in questa valle che hanno trovato una delle loro migliori espressioni, grazie auna viticoltura precisa e puntuale, condizioni climatiche favorevoli e alla predisposizione dei contadini altoatesini a puntare sempre all’eccellenza». L’Aristos Kerner 2023 si è confermato un vino muscolare e minerale, di grande espressività. Prodotto in 30mila bottiglie, è prodotto con uve Kerner in purezza, vendemmiate a mano a completa maturazione. Dopo una breve macerazione a contatto con le bucce, la fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inox, dove riposa per 7 mesi. Il colore è giallo verdognolo tendente al paglierino. Il profumo parte da note pesca e poi vira su note mentolate e speziate, la bocca è piena e viva, gli abbinamenti possibili sono davvero vari, ma proporremmo, per restare nel territorio, dello speck.
L’Aristos Sylvaner 2023, prodotto in 25mila bottiglie, è ottenuto da uve Sylvaner, vendemmiate al raggiungimento del massimo grado di maturazione. La fermentazione del mosto ha luogo per metà in botti grandi di legno di acacia e per metà in acciaio inox, con 7 mesi di affinamento sulle fecce nobili. Il colore è giallo verdognolo tendente al giallo chiaro, il naso ricorda la pesca e la mela verde, che cedono il passo alla parte minerale, in bocca, è fresco e delicato ma anche ricco di carattere. Si sposa bene ai piatti di pesce, a carni bianche o a frittate con le verdure.
L’Aristos Pinot Noir 2022, prodotto in appena 2mila bottiglie, è ottenuto da uve che provengono da Campodazzo, paesino vitivinicolo nella zona sud della Valle Isarco. Dopo una breve macerazione a freddo, segue la pigiatura delicata e la fermentazione a temperatura controllata, in parte in botti d'acciaio e in parte in tonneaux aperti. Matura per 18 mesi sulle fecce nobili in tonneaux. Segue un ulteriore affinamento in bottiglia per 6 mesi. Pinot nero di alta quota, altero ed elegante, spicca per il carattere fruttato molto intenso in cui spiccano la ciliegia e i piccoli frutti rossi e per il corpo snello e nervoso. conclude Cotarella.
Fondata nel 1961 da 24 famiglie, Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, oggi i soci sono 135 che coltivano 150 ettari di vigneti in 11 Comuni, da Bolzano fino aSud i Bressanone. Ogni anno vengono prodotte 950mila bottiglie che rappresentano 14 varietà (10 bianche, 4 rosse), per un totale di 32 etichette la cui punta di diamante è rappresentata dalla cuvée Adamantis e dalla selezione Aristos. Il 95% della produzione di Cantina Valle Isarco, per la quale si può parlare a buona ragione di “viticoltura eroica” a causa dei pendii spesso molto pronunciati, è dedicata ai vini bianchi. Il fatturato è di 7,8milioni di euro, conquistato nel canale Ho.re.ca per l’85% in Italia (di cui la metà in Alto Adige) e per il 15% all’estero.
A guidare Cantina Valle Isarco ci sono il presidente, in carica dal 2010, Peter Baumgartner, e il direttore generale Armin Gratl, che ricopre questo ruolo dal 2013. Negli ultimi 5 anni la cantina ha investito oltre 2 milioni di euro per migliorare la propria struttura e le proprie tecnologie.
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