Continua il giallo sulla richiesta dell'attuazione dello scudo antispread (la possibilità da parte del fondo salva Stati di acquistare titoli di Stato e bond sul mercato secondario). Uno strumento voluto da Mario Monti e che è stata considerata una vittoria del premier italiano in Europa. La Francia, da quando François Hollande è diventato presidente, è sempre stata d'accordo.
Ieri, dopo una settimana in cui lo spread è tornato a livelli preoccupanti, la Spagna ha diffuso una nota congiunta con Italia e Francia perché l'Ue attuasse l'Esm e gli strumenti decisi durante il vertice di fine giugno (prestiti diretti, linee di credito precauzionali, ricapitalizzazione delle banche e lo scudo). Immediatamente da Parigi e da Roma è arrivata la smentita: "Una pura invenzione", secondo fonti francesi e italiane. L'Eliseo aveva persino detto che non aveva senso chiedere l'attuazione immediata degli accordi.
Oggi un'altra retromarcia. Una portavoce del governo francese, Najat Vallaud-Belkacem, ha detto infatti che Hollande vuole che gli accordi "si attuino rapidamente" in modo che gli Stati abbiano "una reattività equivalente a quella dei mercati".
Il mistero resta.
Intanto per la Spagna arriva una boccata d'ossigeno. La Commissione europea ha infatti approvato fino al 31 dicembre prossimo il nuovo regime per la ricapitalizzazione degli istituti di credito, grazie all'intesa firmata ieri tra Madrid e Bruxelles.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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