Dal Datagate alla politica economica. La tensione tra Usa e Germania resta alta e si sposta su un altro fronte. Il governo americano per la prima volta attacca esplicitamente e pubblicamente la Germania, accusando le sue politiche economiche di essere responsabili della debolezza dell'Eurozona. Berlino punterebbe troppo sull'export e non sulla domanda interna, ha accusato il rapporto semestrale del Tesoro statunitense sulla manipolazione delle valute. L'attacco frontale è una novità. Immediata la replica di Berlino, che bolla le argomentazioni americane come "incomprensibili".
"Il surplus commerciale riflette la competitività dell’economia tedesca e la domanda internazionale per i prodotti di qualità tedeschi: il surplus delle partite correnti non è motivo di preoccupazione né in Germania né nell’area euro né per l’economia mondiale", ha affermato il ministero delle finanze di Berlino. "Il governo americano farebbe meglio ad analizzare in modo critico la propria situazione economica", ha rincarato la dose Michael Meister, alleato vicino alla cancelliera Angela Merkel, criticando l’elevato livello del debito americano che "non solo turba gli Stati Uniti ma ha effetti negativi sull’economia globale. L’economia della Germania è competitiva, con un record di occupazione. È incomprensibile che dobbiamo essere condannati per il nostro successo".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.