Siria, l'Onu dice stop alle armi chimiche

Approvata all'unanimità la risoluzione per lo smantellamento dell'arsenale di armi chimiche della Siria

Siria, l'Onu dice stop alle armi chimiche

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità la risoluzione per lo smantellamento dell’arsenale di armi chimiche del regime siriano. Definendo il voto "storico", il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha annunciato l’intenzione di organizzare una conferenza di pace, la cosiddetta Ginevra 2, entro metà novembre. Il testo, approvato dai 15 membri del Consiglio, riunito a livello di ministri degli Esteri, condanna l’uso di armi chimiche in Siria e avverte il regime di Damasco che ci saranno "conseguenze" se la Siria non rispetterà gli impegni.

La risoluzione non prevede sanzioni automatiche, ossia non fa riferimento al capitolo 7 della Carta Onu, che prevede come ultima ratio l’uso della forza. Ma in caso di inadempienza, si imporranno misure sotto il capitolo 7, attraverso un’altra risoluzione del Consiglio. Nella sala del Consiglio erano presenti i capi diplomatici dei cinque Paesi membri permanenti del Consiglio: lo statunitense John Kerry, il russo Serghei Lavrov, il cinese Wang Yi, il francese Laurent Fabius e il britannico William Hague. La risoluzione è stata elaborata dagli Usa con l’appoggio di Francia e Gran Bretagna.

"Il nostro obiettivo è organizzare la conferenza di pace Ginevra 2 a metà novembre", ha annunciato Ban Ki-mon, spiegando che l’inviato speciale dell’Onu e della Lega Araba Lahdar Brahimi avrà l’incarico di preparare il terreno per la riunione.

Il segretario generale ha elogiato lo sforzo del Consiglio di sicurezza e in particolare il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato Usa John Kerry. "Il Consiglio ha dimostrato che quando si mette da parte la politica siamo ancora capaci di fare cose positive", ha commentato Il segretario di Stato Usa John Kerry.

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