Siria e Turchia si confrontano sulle pagine dei quotidiani. Da giorni la linea di confine che divide Ras al Ayn e Ceylanpinar è teatro di scontri tra le forze lealiste e i ribelli. E i bombardamenti dell'aviazione di Assad, condotti anche questa mattina, scaldano gli animi dal lato turco della frontiera.
I jet di Damasco hanno colpito questa mattina una fabbrica a non più di 250 metri dalla frontiera, uccidendo almeno sette ribelli. A combattere nella zona membri di Al-Nusra, fazione vicina alle idee jihadiste di Al Qaeda.
I raid del governo di Assad per riprendere il controllo della zona hanno portato almeno 600 abitanti di Ras al Ayn a fuggire dall'altra parte della frontiera, cercando rifugio in territorio turco. Come loro hanno fatto negli scorsi mesi circa 400mila persone, mentre secondo l'Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) sarebbero 2 milioni e mezzo i siriani che, dall'inizio del conflitto, si sono spostati all'interno dei confini, per sfuggire ai combattimenti.
Il ferimento di tre persone nella cittadina turca di Ceylanpinar, dove già le scuole erano state chiuse per garantire la sicurezza degli alunni, fa gridare al conflitto il quotidiano turco Milliyet. Secondo il giornale "la Siria gioca con il fuoco" e si starebbe "mettendo alla prova la pazienza della Turchia", che già nelle parole di Erdogan era sembrata poco disposta a lasciar correre sugli scontri che si susseguono a poca distanza dai confini nazionali.
Difficile dire se, come deice Milliyet, idue paesi siano davvero "sull'orlo del conflitto". Certo è che il ministro degli esteri turco, Ahmet Davutoglu, ieri ha trasmesso una nota di protesta a Damasco, avvertendendo che gli F16 turchi dislocati nella zona hanno facoltà di rispondere alle possibili violazioni dello spazio areo nazionale. Episodi simili si sono succeduti nei giorni scorsi, sul confine con Israele, dove mezzi e proiettili siriani hanno più volte raggiunto l'area smilitarizzata sulle alture del Golan.
Con gli incontri di Doha, domenica è arrivata anche la costituzione di una nuova leadership per l'opposizione ad Assad.
I nuovi leader - ha detto oggi Human Rights Watch in un appello dovrebbero "mandare un messaggio chiaro" e "rispettare le leggi sui diritti umani". Più volte in passato i ribelli sono stati accusati di episodi in piena violazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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