Mentre in Siria si continua a morire sotto le bombe sono le armi europee per i ribelli e i missili russi per il regime di Assad a catturare l'attenzione. Ieri Bruxelles ha deciso di far cadere l'embargo sulla fornitura di armi ai ribelli e di mantenere le sanzioni in vigore da due anni contro il regime. Scelta che riflette le posizioni sostenute con insistenza da Francia e Gran Bretagna, gli unici Paesi dell'Ue che da mesi chiedevano di poter fornire armi alle forze dell'opposizione siriana moderata. Negative le reazioni di Mosca, che ha confermato nei giorni scorsi la fornitura di missili al regime e che ora parla di una mossa europea che metterebbe in difficoltà la conferenza di pace di Ginevra. Intanto Israele ha messo in chiaro che se questa fornitura avverrà ci sarà una reazione («Sapremo cosa fare»). Da parte sua, il ministro degli Esteri Bonino ha detto che proporrà che l'Italia non fornisca armi. Sempre molto cauta la Casa Bianca, mentre il senatore repubblicano John McCain si è recato in Siria per incontrare i leader ribelli.
Ancora nessuna notizia, a 50 giorni dalla sua scomparsa in Siria, dell'inviato della Stampa Domenico Quirico, del quale ieri è stato presentato a Milano il libro Gli ultimi - la magnifica storia dei vinti. Il suo direttore Mario Calabresi e quello del Corriere Ferruccio De Bortoli hanno espresso la convinta speranza che Quirico possa tornare a casa da questa brutta avventura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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