La Spagna sull'orlo del default: "Falliti senza la Bce"

A Madrid proteste contro il pacchetto di misure per risparmiare 65 miliardi. Il ministro delle Finanze: "I soldi sono finiti". Ma adesso si affaccia il rischio contagio per altri Paesi esposti

La Spagna come la Grecia. Sull'orlo del fallimento, il governo di Madrid ringrazia la Banca centrale europea per essere intervenuta in tempo e aver evitato il peggio. Riferendo in parlamento, il ministro del bilancio spagnolo, Cristobal Montoro, ha detto chiaramente che la Spagna non ha più un soldo in cassa per pagare i servizi pubblici. "Se la Bce non avesse comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito", ha detto il ministro senza usare mezzi termini. Nel frattempo è schizzato oltre la soglia critica del 7% il rendimento dei titoli di stato spagnoli a dieci anni sul mercato secondario, dopo l’asta del Tesoro iberico. Il tasso sul bonos decennale sale al 7,02%. Adesso, però, la preoccupazione è che la crisi spagnola possa contagiare anche altri Paesi dell'Eurozona.

"I dipendenti statali sanno meglio di chiunque altro che non ci sono soldi nelle casse dello Stato e che i loro salari dipendono dalle tasse", ha continuato Montoro rispondendo al Congresso alla richiesta dell’opposizione delle ragioni dei tagli alle paghe dei lavoratori della pubblica amministrazione. "Se non aumentano gli ingressi, corriamo il rischio di non
poter pagare gli stipendi, che è quanto sta succedendo in alcune regioni e corporazioni locali"
, ha aggiunto il ministro delle Finanze spagnolo. Proprio stamattina, infatti, i dipendenti statali hanno nuovamente manifestato contro il taglio della tredicesima e l’aumento dell’orario di lavoro, che si aggiungono all’aumento dell’Iva come parte del pacchetto di misure per risparmiare 65 miliardi di euro fino al 2014 varato venerdì. La protesta va avanti da circa una settimana. Al parlamento Montoro ha ricordato che "la Spagna sta mettendo in pericolo l’euro con l’aumento del suo debito sovrano". Prima che il Bundestag approvasse gli aiuti a Madrid per rifinanziare le banche, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha infatti fatto presente che, "la stabilità finanziaria dell'eurozona per intero è minacciata in un clima di generale incertezza sui mercati con alti tassi di interesse per il rifinanziamento spagnolo". Dal canto suo Schauble ha spinto i deputati tedeschi a dare il benestare agli aiuti tanto che ha fatto riferimento a una possibilità di contagio della crisi dalla Spagna ad altri Paesi. "Una rapida ristrutturazione degli istituti finanziari spagnoli in difficoltà - ha affermato Schaeuble - è importante per garantire alla Spagna accesso ai mercati a tassi d'interesse gestibili e per prevenire effetti di contagio ad altri Paesi dell'eurozona".

A Roma, invece, il vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha invece fatto presente che "la situazione non è cambiata sostanzialmente rispetto ai giorni scorsi". Tuttavia, a margine dell’assemblea degli industriali di Cremona, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha spiegato che "con questa speculazione internazionale quasi tutti siamo a rischio default".

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