Ucraina, assalto all'ambasciata russa: ammainata bandiera

Ancora forte tensione in Ucraina. Circa 300 nazionalisti sono saliti sull’edificio dell’ambasciata russa a Kiev e ne hanno ammainato la bandiera. Il blitz è avvenuto durante le proteste per l’abbattimento di un aereo da trasporto militare ucraino da parte dei ribelli filo-russi, nell’est, in cui sono morti 49 soldati di Kiev. Intanto gli scontri vanno avanti. Più di 250 miliziani separatisti sono stati "eliminati" nelle ultime 24 ore nell’Ucraina dell’est e molti di loro erano cittadini russi. Lo ha reso noto il ministro della Difesa di Kiev, Mikhailo Koval, in un incontro col presidente Petro Poroshenko. Lo riferisce l’ufficio stampa della presidenza.

Poroshenko: puniremo chi ha abbattuto aereo

"Tutti coloro che sono coinvolti in atti di terrorismo di queste dimensioni saranno puniti", ha dichiarato il presidente Poroshenko all’inizio della riunione di emergenza con i vertici militari e dei servizi di sicurezza che ha convocato dopo l’abbattimento, da parte dei separatisti dell’est, di un aereo da trasporto nei cieli di Lugansk con 49 militari a bordo. "L’Ucraina ha bisogno di pace, ma i terroristi riceveranno una risposta adeguata", ha aggiunto. "A bordo c’erano nove membri di equipaggio e 40 paracadusti. Sono morti tutti", ha fatto sapere il portavoce dell’esercito.

La procura generale ucraina annuncia l'apertura di un’inchiesta per "attacco terroristico". Il velivolo, un Il-76 che trasportava persone, armi e viveri, è stato colpito attorno all’una di notte. Una fonte dei separatisti ha confermato l’abbattimento all’agenzia Interfax.