Nucleare, l'Iran annuncia: "Accordo quadro su negoziati"

L’Iran e il gruppo 5+1 hanno raggiunto l’accordo su una roadmap che dovrebbe portare a un’intesa "definitiva e omnicomprensiva"

Nucleare, l'Iran annuncia: "Accordo quadro su negoziati"

Sono andati "meglio del previsto" i colloqui sul nucleare tra l’Iran e il gruppo ’5+1’ (Usa, Russia, Cina, Gb, Francia e Germania) che si sono appena conclusi a Vienna. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif, incontrando i giornalisti nella capitale austriaca. Secondo quanto riportato dall’agenzia d’informazione Irna, Zarif ha sottolineato che l’atmosfera nella quale si sono svolti i colloqui è stata "seria e più positiva di quanto ci si potesse aspettare". Il capo della diplomazia iraniana ha comunque precisato che c’è ancora molto lavoro da svolgere, mettendo in evidenza che le parti hanno "visioni identiche" su alcune questioni, mentre su altre rimangono "divergenze". Il viceministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araqchi, ha annunciato che l’Iran e il gruppo 5+1 hanno raggiunto l’accordo su una roadmap che dovrebbe portare a un’intesa "definitiva e omnicomprensiva" sulla questione del programma nucleare della Repubblica islamica.

Il Consiglio dell'Onu ha annunciato stamattina di essere sulla buona strada per la riuscita dei programmi sul nucleare iraniano. Lo ha affermato la rappresentante Ue per gli Affari Esteri Catherine Ashton, che al termine degli incontri si è dichiarata soddisfatta: "Abbiamo iniziato bene", ha commentato. Oggi sono stati approvati i primi piani per cercare di arginare il piano atomico di Teheran, a cui è stato imposto di tenere solo la metà dell'uranio arricchito al 20%, mentre la restante parte verrà diluta al 5%. "In questi tre giorni abbiamo identificato tutti i temi che dobbiamo affrontare per arrivare a un accordo finale comprensivo. C'è molto da fare e non sarà facile" continua la Ashton, notificando gli accordi con lo stato iraniano e gli appuntamenti presi il 17 marzo per concludere le trattative. Israele ha duramente criticato il piano approvato dal consiglio, che chiede sempre con maggiore pressioni dei tagli significativi sulla corsa al nucleare dello stato iraniano. Il governo di Teheran, da parte sua, afferma che le sue ricerche sul nucleare sono "pacifiche", anche se l'Onu teme in una riconversione dell'uranio in armi di distruzione di massa. Intanto le pesanti sanzioni - tra cui il congelamento dei fondi iraniani per più di sette miliardi - dell'intesa temporanea gravano sullo stato dal 20 gennaio, e in mancanza di una risposta positiva dello stesso potrebbero dilungarsi per altri sei mesi, incidendo pesantemente sull'economia iraniana.

Dagli Stati Uniti, nel frattempo, arriva la conferma che se l'Iran non darà dimostrazione di attenersi a quanto stabilito a Vienna, il temporaneo congelamento dei rapporti economici fra i due paesi potrebbe farsi più marcato.

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