"Il 2012 si apre con prospettive interessanti... Evviva". La triste e deprecabile esultanza di Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia, per la morte improvvista del procuratore aggiunto di Roma Piero Saviotti, è stata condannata in modo bipartisan e ha spinto la procura capitolina ad aprire subito un fascicolo per istigazione a delinquere. Col procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il sostituto Eugenio Albamonte che oggi hanno chiesto ai gestori del social network di oscurare la pagina di Facebook di Iannone. Tempo un'ora il profilo è stato chiuso.
Come già spiegava oggi Stefano Zurlo l'esultanza per un pm morto indigna soltanto se è di destra (leggi l'articolo). Va detto subito: la frase scritta da Iannone su Facebook è vergognosa. Ma, a parti rovesciato è stato tollerato sin troppo: dai dipietristi che auguravano a Silvio Berlusconi di fare la stessa fine di Benito Mussolini alle aggressioni verbali alla Chiesa e al Santo Padre, fino agli insulti alla memoria dei soldati caduti a Nassiriya. La lista è lunga. E senza andare sulle pagine Facebook. Contro il Cavaliere o contro il Pontefice è stato detto di tutto: in parlamento, sui giornali e durante le manifestazioni. Gli stessi attacchi verbali sono stati a più riprese destinati alle forze dell'ordine e ai nostri militari. "Nel nostro Paese si è tollerato e si tollera di tutto - spiegava oggi Zurlo - specialmente se a sputare insulti sono sinceri democratici, puntualmente perdonati perché i loro imbarazzanti sfoghi sono considerati solo eccessi".
Stavolta, però, la procura si muove. Inutile il tentativo del vicepresidente di CasaPound Italia Andrea Antonini di spiegare che si è trattato di "un commento personale". Ai pm Capaldo e Albamonte, che hanno aperto un’inchiesta per istigazione a delinquere, non basta. Tanto che hanno chiesto alla sede centrale a Palo Alto in California di oscurare la pagina Facebook a Iannone.
Tempo un'ora e il profilo non c'era più. Due le ipotesi: co Iannone ha deciso di rimuoverla oppure che le segnalazione degli altri utenti, dopo gli articoli di stampa di queste ore, hanno spinto il social network a prendere il drastico provvedimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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