"Le maestre indossino abiti morigerati per non infastidire i papà musulmani". È polemica in Austria

La direzione di una scuola materna a Penzing avrebbe chiesto alle maestre di indossare abiti che non mettano a disagio i papà musulmani. Sardone: "Modo clamorosamente sbagliato di affrontare l’integrazione"

"Le maestre indossino abiti morigerati per non infastidire i papà musulmani". È polemica in Austria
00:00 00:00

In Austria la direzione di una scuola materna di Penzing avrebbe chiesto alle insegnanti di indossare un abbigliamento adeguato per non infastidire i padri musulmani dei bambini. Tutto nasce da una lettera inviata al quotidiano austriaco Krone, nella quale si legge: "C'è una struttura in cui il manager chiede ai suoi dipendenti di indossare abiti morigerati, visto che gli uomini musulmani vengono a prendere i loro figli". La richiesta, sulla quale sta indagando anche anche il consigliere per l'istruzione di Vienna, ha assunto un carattere politico e le posizioni sembrano essere tutte allineate.

Nello specifico, viene spiegato che nel momento in cui le insegnanti adottano un abbigliamento, liberamente scelto, che sia consono a proprio ruolo, non ci devono essere ulteriori ingerenze sulla questione. "Considero inaccettabili i codici di abbigliamento religiosi nelle istituzioni pubbliche, in quanto non sono compatibili con i valori di una democrazia liberale", ha dichiarato il consigliere comunale responsabile, Christoph Wiederkehr, del Neos. Ma il caso di Penzing rischia di spostarsi nell'ambito della discussione europea, perché quanto accaduto in Austria potrebbe ben preso accadere in qualunque altro Paese dell'Unione, dove si lascia che le comunità islamiche prendano il sopravvento, illudendosi che in questo modo si faciliti l'inclusione occidentale. Ma, al contrario, rischiamo di cadere ed essere risucchiati in una inclusione inversa.

"Da donna trovo sconcertante l’invito a dipendenti di una struttura scolastica di vestirsi in maniera pudica in modo che i padri degli studenti islamici non si sentano a disagio. È un modo clamorosamente sbagliato di affrontare l’integrazione", ha dichiarato Silvia Sardone, europarlamentare della Lega in merito alla notizia, ricordando che in Italia esistono già esempi simili. "In Italia qualche mese fa abbiamo visto in una scuola di Abbiategrasso la proposta di un corso su come portare il velo islamico, tra non molto probabilmente qualche dirigente scolastico inviterà le professoresse a mettersi il velo per non urtare gli studenti musulmani", ha proseguito l'esponente leghista, che ha posto l'accento sulla tendenza alla richiesta di sottomissione delle donne occidentali per rispetto all'uomo musulmano.

"L’islamizzazione crescente in Europa è sempre più un pericolo perché piano piano annulla la nostra identità e ci fa arretrare sui diritti, sui nostri valori e su ciò che siamo.

In questo contesto il silenzio della sinistra e delle femministe sulle condizioni delle donne islamiche è imbarazzante e rappresenta un segnale chiaro: c’è chi è disposto a barattare le conquiste delle donne pur di attirare il consenso delle comunità islamiche", è la conclusione dell'europarlamentare. Il campanello d'allarme sta suonando da tempo in Europa ma viene ignorato dalle parti progressiste che, anzi, gridano al razzismo quando viene esposto il problema.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica