Il patto tra Italia e Albania sui migranti, osteggiato dalla sinistra italiana che fin dall'annuncio ha cercato di ostacolarlo, criticando la strada trovata dal governo italiano per gestire in maniera migliore il flusso dei migranti, ha trovato l'ok dell'Unione europea. "La lettera che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha indirizzato ai leader Ue in vista del Consiglio europeo (e dell’ormai consueto dibattito e punto della situazione su migrazione) rappresenta un segnale forte e molto positivo perché dà continuità al processo dí monitoraggio dell’attuazione concreta di una politica europea mirata innanzitutto alla prevenzione delle partenze e alla lotta al traffico di migranti", ha spiegato una fonte interna Commissione europea Ursula con der Leyen in una lunga lettera.
"Abbiamo assistito", prosegue la fonte interna all'Ue, "a importanti iniziative guidate dagli Stati membri, come l’accordo operativo tra Italia e Albania. Ciò costituisce un esempio di pensiero fuori dagli schemi, basato sull’equa condivisione delle responsabilità con i paesi terzi in linea con gli obblighi previsti dal diritto internazionale e dell’Ue". Il presidente von der Leyen ha, quindi, sottolineato che in Europa "dovremmo lavorare insieme per mantenere lo slancio creato dalla Conferenza internazionale sullo sviluppo e la migrazione di luglio e portare avanti questo lavoro attraverso il processo di Roma, esplorando diverse forme di cooperazione con i Paesi partner sulla base del reciproco interesse".
Pertanto, tutte le accuse mosse dalla sinistra all'accordo sono state indirettamente smontate dalla lettera di von der Leyen, che ha sottolineato come quello teorizzato da Italia e Albania sia un modello in linea con il diritto.
Tuttavia, in quelle stesse ore in cui il presidente della Commissione europea dava il beneplacito all'accordo, è stato annunciato che la Corte Costituzionale albanese esaminerà i ricorsi presentati dai deputati dell'opposizione riguardo all'accordo con l'Italia sui migranti, sospendendo così la procedura di ratifica in Assemblea dell'accordo con l'Italia. Un passaggio già previsto, che rappresenta solo un ostacolo nel percorso e non una battuta d'arresto, come vogliono far credere le opposizioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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