"Cifre consistenti". Da Milano è caccia alle mazzette del Qatargate

Sotto la lente di ingrandimento sono finiti versamenti e modalità di utilizzo del denaro. L'accusa di riciclaggio potrebbe essere formulata anche a Milano

"Cifre consistenti". Da Milano è caccia alle mazzette del Qatargate

Cercare e possibilmente trovare i soldi del caso Qatargate. Quanto denaro è realmente transitato? I versamenti da dove provengono? In quale modo sono stati poi utilizzati? Sono molte le domande che devono assolutamente trovare risposta nello scandalo di presunta corruzione che ha coinvolto più di qualche membro del Parlamento europeo. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti alcuni conti correnti di personalità che risultano essere di primo rilievo nella vicenda emersa di recente.

Sarebbero già stati eseguiti diversi accertamenti del caso su alcuni dei sette conti italiani che la Guardia di Finanza, delegata Procura di Milano in esecuzione di un ordine di investigazione europeo nell'ambito dell'indagine sul Qatargate, starebbe acquisendo. Come spiegato dall'Adnkronos, si tratterebbe di una serie di controlli richiesti dalla magistratura di Bruxelles che avrebbero la finalità di fare luce sui possibili movimenti sospetti in grado di rafforzare la tesi dell'accusa. In questo momento la magistratura milanese non ha provveduto ai sequestri di iniziativa e resta in attesa di ulteriori indicazioni da parte di Bruxelles.

Chi ha eseguito i primi accertamenti parla di "cifre consistenti". I conti correnti sarebbero riconducibili anche ad Antonio Panzeri (ex europarlamentare del Partito democratico) e a Luca Visentini (segretario generale della confederazione internazionale dei sindacati). Al momento comunque non è possibile quantificare del tutto i saldi in questione e la filiera dei bonifici, visto che allo stato attuale si hanno in possesso solo "alcuni spunti".

Tra le opzioni future sul tavolo c'è anche l'apertura di un'indagine autonoma a Milano, anche se i tempi non sono certi. Si attendono eventuali mosse da parte del dipartimento Affari internazionali guidato dall'aggiunto Fabio De Pasquale. Come riferito da La Repubblica, non è da escludere che l'accusa di riciclaggio possa essere formulata anche nel capoluogo lombardo. Il motivo? Il Corriere della Sera spiega che il sospetto degli inquirenti è che il tutto non si limita ai sacchi di contanti trovati. Solo pochi giorni fa la polizia federale belga avrebbe sequestrato un totale di 1,5 milioni di euro in contanti nell'ambito dell'inchiesta sul Qatar.

Ieri è arrivata la mossa su Andrea Cozzolino, che è stato sospeso cautelativamente dall'Albo degli iscritti e degli elettori del Partito democratico fino alla chiusura delle

indagini sul Qatargate. Il Pd ha deciso di intraprendere questa scelta sia per "tutelare" la propria immagine sia per consentire all'onorevole Cozzolino "la più ampia difesa delle proprie posizioni".

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