"Fuori da tutti gli organismi". Il Pd sospende Cozzolino

Andrea Cozzolino è stato sospeso cautelativamente dall'Albo degli iscritti e degli elettori del Partito democratico fino alla chiusura delle indagini sul Qatargate

"Fuori da tutti gli organismi". Il Pd sospende Cozzolino

Lo scandalo Qatargate continua a scuotere la sinistra italiana. Gli ultimi sviluppi dell'indagine belga sul caso di presunta corruzione da parte di Doha all'interno delle istituzioni europee hanno avuto un impatto sul fronte rosso nostrano, che a distanza di diversi giorni da quanto emerso ha iniziato a muovere i primi passi. Tra questi rientra la scelta del Partito democratico, che ha deciso di passare ai provvedimenti ritenuti doverosi alla luce dei contorni di una vicenda indecente.

Il Pd sospende Cozzolino

Nella giornata di oggi si è riunita in via telematica la Commissione nazionale di garanzia del Pd, i cui componenti hanno deliberato in maniera formale la sospensione cautelativa di Andrea Cozzolino, europarlamentare, non solo dall'Albo degli iscritti e degli elettori dem, ma anche da tutti gli organismi del partito "di cui dovesse eventualmente essere parte". Il tutto resterà in atto fino a quando non saranno chiuse le indagini della magistratura in merito al Qatargate.

"Il provvedimento è immediatamente esecutivo", viene spiegato dal Partito democratico. Che tiene a spicificare come si siano applicate le norme dello Statuto del Pd, del codice etico e del regolamento delle commissioni di garanzie. Allo stesso tempo i dem hanno posto l'accento sul fatto che la decisione adottata da una parte "mira a tutelare l'immagine del Partito democratico" e dall'altra a consentire all'onorevole Cozzolino "la più ampia difesa delle proprie posizioni".

Il Qatargate imbarazza la sinistra

Cozzolino si era comunque già autosospeso dal Gruppo S&D del Parlamento europeo. Francesco Giorgi, compagno dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, era assistente di Cozzolino. Che si è detto "profondamente indignato" per le vicende giudiziarie emerse sulla stampa che "minano fortemente la credibilità delle istituzioni europee".

Tuttavia Cozzolino ha voluto precisare di essere "del tutto estraneo alle indagini", chiarendo di non essere indagato, di non essere stato interrogato e di non aver subito perquisizioni. In tal senso si è detto pronto a tutelare la sua storia e la sua onorabilità "in ogni sede". Inoltre ha smentito di aver incontrato persone vicine ad agenzie o servizi di sicurezza e di aver "perseguito interessi, vantaggi o utilità personali" nella propria vita politica.

Proprio nelle ultime ore Enrico Letta aveva chiesto alla Commissione nazionale di garanzia del Pd di riunirsi "con la massima urgenza" per valutare e assumere di conseguenza le determinazioni del caso "a garanzia dell'onorabilità della comunità dei democratici e delle democratiche e a tutela degli stessi esponenti chiamati in causa".

Il Pd ha ribadito ancora una volta di essere parte lesa in questa vicenda e ha confermato la volontà di agire conseguentemente in tutte le sedi giudiziarie. Già nei giorni scorsi i dem avevano annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario.

Il che però non cancella il forte imbarazzo della sinistra italiana, che ha confermato per l'ennesima volta il solito doppiopesismo. Le lezioncine teoriche sono crollate a terra e la presunta superiorità morale è stata di nuovo smentita.

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