"Meloni non ne sbaglia una". Edi Rama, l'amicizia col premier e quell'aneddoto inedito

Parentesi albanese conclusa per il premier ha trascorso alcuni giorni di relax. Ma non sono mancate le interlocuzioni lavorative con Edi Rama per il futuro dei rapporti tra Italia e Albania

Dal profilo Facebook di Edi Rama
Dal profilo Facebook di Edi Rama
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Giorgia Meloni ha terminato la breve parentesi estiva albanese, all'insegna della privacy, cominciata lo scorso 14 agosto su invito del presidente Edi Rama. Il premier ha trascorso gran parte del suo tempo all'interno della villa presidenziale nei pressi di Valona. "Voleva riposarsi, l'ho accolta al porto lunedì, non sono neanche sceso dalla macchina e l'ho portata alla mia residenza. L'ho lasciata lì. Poi, abbiamo fatto una cena con la sua e la mia famiglia", ha spiegato il presidente a La Stampa, smentendo contemporaneamente la presenza di Tony Blair nella stessa villa: "Blair è ripartito la mattina del suo arrivo".

La stima nutrita dal presidente albanese nei confronti del premier italiano è solida e sincera, nonostante i due siano di area politica differente. Ma su questo aspetto, Rama al quotidiano torinese ci tiene a fare a fare una precisazione: "Destra e sinistra sono categorie pretenziose, buone per i dibattiti. Non siamo più nel '900". E sottolinea come siano molto forti i pregiudizi sul premier italiano: "Mi hanno detto che era un mostro fascista che avrebbe marciato su Bruxelles. Invece, dal primo giorno, non ne ha sbagliata una sulla linea della politica internazionale".

È Rama a raccontare la routine albanese di Meloni, che solo un giorno avrebbe fatto un'escursione nel Golfo di Valona e nella giornata di ieri, prima di reimbarcarsi sul traghetto, ha fatto una passeggiata in città. "Molti turisti italiani facevano selfie, urlando 'grande presidente'. Le ho detto che se il suo consenso fosse misurato sull'accoglienza albanese, sarebbe il 100%... A me non capita. Mi ha risposto che io sono al potere da 10 anni, lei da 10 mesi", ha spiegato il presidente, prima di raccontare un retroscena inedito.

"Sui media albanesi e su TikTok non si parlava d'altro che di un gruppo di italiani scappati da un ristorante a Berat senza pagare. Il proprietario ha minimizzato. Quando l'ho raccontato a Giorgia, tutti ridevano", spiega Rama. Ma non il presidente del Consiglio: "Lei ha fatto il muso e ha ordinato all'ambasciatore: 'Vada a pagare il conto di questi imbecilli, per favore, e faccia un comunicato! L'Italia non può perdere il rispetto così'". Un gesto che per il presidente albanese è stato da "gigante" da parte di Meloni. Su Facebook, il presidente albanese ha poi salutato il premier italiano: "Sorella d'Albania. Fratello d'Italia. Grazie Giorgia, è stato un onore".

Edi Rama non è entrato nello specifico di tutti i temi trattati in questi giorni ma ha spiegato che ci sono tanti fascicoli sul tavolo per rafforzare i rapporti economici tra Italia e Albania, come il "progetto dell'acquedotto, che volevano già Andreotti e Berlusconi, dall'Albania alla Puglia. Sarebbe cosa importante.

Si tratta di utilizzare sorgenti nell'Albania del Sud per collegarle con l'Italia". Ma ci sono stati anche il progetto dell'elettrodotto e l'estensione dell'Unione europea all'area balcanica, alla quale Rama lavora da anni.

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