L'incontro tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la Segretaria Nazionale del Pd Elly Schlein ci sarà e sarà condotto da Bruno Vespa giovedì 23 maggio durante la sua trasmissione "Porta a Porta". Via libera dell'Agcom, che ha spiegato però ad Affaritaliani.it anche i limiti richiesti, dovuti soprattutto ai malumori e ai mal di pancia circolati in questi giorni, da parte di alcuni partiti all'opposizione in attesa che arrivasse la decisione finale.
Le condizioni
"Non si tratta di una questione di giustizia - hanno spiegato dopo il sì all'incontro fonti ai massimi livelli dell'Agcom - ma di scelta editoriale che sta in capo alle redazioni. La formula del confronto è consentita, fatto salva la possibilità di destinare analoghi trattamenti alle altre forze politiche candidate". Aggiungendo poi: "L'articolo 7 del Regolamento Agcom (90/24/CONS) - spiegano le fonti - impone principi di tutela del pluralismo, imparzialità, indipendenza, obiettività, equilibrata rappresentanza di genere e apertura alle diverse forze politiche. In particolare il comma 11 si occupa di regolare i confronti tra gli esponenti di vertice delle forze politiche assicurando effettiva parità di trattamento".
Nessun potere di blocco
La realtà dei fatti, come spiegato è che "L'autorità non ha nessun potere di blocco in generale. Semmai di sanzione in caso di violazione della par condicio", concludono le fonti Agcom.
Il "No" di Italia Viva
Una delle prime voci contrarie che si sono fatte sentire, è quella della deputata di Italia Viva Elena Boschi, vicepresidente della Commissione di vigilanza Rai, che nel suo intervento durante la seduta della Commissione ha spiegato: "Se si vuole procedere occorre individuare modalità che garantiscano a tutti parità di condizioni stessi tempi, stesso programma e fascia di ascolto per tutti i leader delle liste che si presentano alle elezioni". Ma la sua non è l'unica parte contraria.
Nei giorni scorti Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) alla Camera con Angelo Bonelli che ha spiegato che sono in corso contatti con altri gruppi, tra cui M5S, che avevano espresso la loro volontà di rivolgersi all'AgCom perché:" Questa cosa del confronto tv è ridicola e offensiva, non solo perché Meloni e Schlein non andranno in Europa, ma offensiva rispetto alle regole della democrazia. Non ci sono due coalizioni e basta, c'è il proporzionale. Allora si confrontino tutti, si faccia con i sorteggi come le tribune politiche. Dovrebbero essere loro due a sottrarsi, altrimenti devono intervenire gli organi di garanzia, come l' AgCom''.
I timori velati e l'importanza simbolica dell'incontro
Il timore, come sottolineato da Bonelli "è che il confronto politico possa ridursi a due sole candidato" e l'avvertimento è per il Pd affinché impedisca il faccia a faccia con le due candidate alle Europee. Ma questo anche a livello simbolico è invece molto importante, perchè per la prima volta nella storia, sono due donne a rappresentare i due partiti principali nella competizione elettorale.
Su cosa si dibatterà
Cresce quindi l'attesa per quello che sicuramente è un faccia a faccia che terrà incollati allo schermo milioni di telespettatori, in cui verranno chiariti molti punti su cui le leader sono in posizioni opposte.
Non è ancora pronta una lista dei contenuti ufficiali che verranno dibattuti, ma gli analisti sono certi che verranno toccate tematiche come quelle del lavoro - soprattutto sulla sicurezza in questo campo - e la sanità, agomento questo molto battuto dalla Schlein. Il tema centrale sarà ovviamente l'europeismo, sebbene le posizioni sono sicuramente contrastanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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