L'approccio del governo italiano al tema migranti è stato "molto costruttivo". Razionale. In un briefing con la stampa sul dossier migrazione, il leader del Ppe Manfred Weber ha riconosciuto al nostro Paese di aver tenuto un condotta politica responsabile. "Mi compiaccio del fatto che l'Italia fa parte della soluzione del problema", ha detto l'esponente tedesco, riconoscendo ad Antonio Tajani di essere stato "uno dei principali negoziatori del memorandum d'intesa" tra Ue e Tunisia. Il sottotesto è chiaro e non necessiterebbe nemmeno d'essere spiegato: l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha dimostrato una maturità superiore a quella di altre nazioni e questo non può che essere ammirato in Europa.
"Evitare ricatti", la sferzata di Weber alla Francia
La stessa cosa, ad esempio, non è accaduta nel Paese di Macron. "Sul blocco dei migranti vedo che la Francia è stata molto chiara mandando, le forze dell'ordine al confine e non accettando nemmeno un migrante dall'Italia. Dobbiamo evitare ricatti come questi", ha puntualizzato Weber, mandando una frecciatina a Parini. "Immaginiamo cosa accadrebbe se l'Italia chiudesse i porti, invece l'Italia sta avendo un approccio molto razionale, e continua nei soccorsi ai migranti", ha aggiunto il leader del Ppe, sostenendo al contempo che lo screening di chi arriva vada fatto all'approdo. "Non possiamo lasciare che i migranti vadano in giro per l'Europa" senza uno screening, ha detto.
"Non c'è alternativa al Memorandum con la Tunisia"
Quanto alle soluzioni del problema, Weber spiegato che la missione navale "non è una questione ora sul tavolo" e che piuttosto "serve lavorare con la Tunisia per un approccio congiunto contro i trafficanti". Al riguardo, un Memorandum d'intesa realizzato con il contributo del governo italiano già c'è; peccato che in Europa sia rimasto lettera morta. "Non c'è alternativa a trovare una soluzione comune all'intesa con la Tunisia. Giovedì i ministri dell'Interno diano un chiaro segnale di sostegno al Memorandum", ha puntualizzato il leader del Ppe. Ora infatti la palla dovrebbe passare all'Europa, con una netta e costruttiva presa di posizione dei Paesi membri.
"Ci aspettiamo che al Consiglio Affari Interni ci sia un segnale per un'intesa sul Patto sulla migrazione. Se non abbiamo tutto il pacchetto sul tavolo l'Eurocamera continuerà a bloccare i negoziati al trilogo", ha specificato Manfred Weber in un briefing a Spalato, dove si terranno gli Study Days dei Popolari con la presenza - tra gli altri - di Ursula von der Leyen e Roberta Metsola. La mancanza di un'intesa sul Patto sui migranti - ha fatto poi notare l'esponente politico tedesco - "danneggerebbe la campagna elettorale". Dunque, "non c'è altra possibilità che avere l'intesa sotto la presidenza spagnola". Infine, la bacchettata alla Germania, che intanto finanza le Ong impegnate a riversare migranti sulle nostre coste.
Weber bacchetta la Germania
"Mi aspetto che Berlino sostenga il risultato dei negoziati sul regolamento sulla crisi. Chiediamo alla Germania un chiaro segnale, ieri sul dossier del regolamento sulle crisi sono arrivate parole confuse dal ministro Baerbock.
La Germania ha accettato l'intesa sotto la presidenza ceca e poi ha cambiato idea a causa dei Verdi", ha spiegato il presidente e capogruppo dei Popolari. Poi un monito tutto politico contro i populismi che "non vogliono risolvere le questioni poste dai flussi migratori e traggono benefici dal mantenere il problema"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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