Tajani: "Berlino e Parigi perdenti”. Weber: "Cittadini vogliono Ue di centrodestra"

Il presidente del Ppe, convinto di un'imminente riconferma di von der Leyen a capo della Commissione Ue, ritiene che liberali e i verdi siano "i grandi perdenti di queste elezioni"

Tajani: "Berlino e Parigi perdenti”. Weber: "Cittadini vogliono Ue di centrodestra"
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Il presidente del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, arriva alla riunione al Parlamento europeo del gruppo centrista Ue per porre all'attenzione il fatto che la nuova Commissione debba necessariamente basarsi sulle recenti volontà degli elettori della Comunità internazionale alle urne. Il punto di partenza del Consiglio - dice - deve essere innanzitutto il messaggio di stabilità: "Vogliamo trovare un'intesa comune e faremo gli interessi dei cittadini". Il suo desiderio è assicurarsi e chiarire che "tutti gli accordi sulle personalità devono essere basati sulla programmazione", mette bene a punto l'esponente politico tedesco nel momento in cui il bis di Ursula von der Leyen sembra oramai scontato. Questo perché "le persone vogliono vedere un cambiamento". La gente vuole vedere un altro volto dell'Europa, perché per cui ha votato il popolo è un'"Ue di centrodestra".

Weber sottolinea allo stesso tempo come i liberali e i verdi siano "i grandi perdenti di queste elezioni". Ecco perché è chiaro che, nella direzione politica del prossimo quinquiennio, si deve costruire un'Europa di centrodestra e "tutte le persone proposte per i 'top job' devono riflettere su questo, non c'è possibilità di continuare perché non è successo niente - aggiunge -. La gente ci ha detto cosa dobbiamo fare e tutti devono rispettarlo". L'eurodeputato bavarese è soddisfatto per il sostegno a von der Leyen ribadito nel Consiglio Ue: "Lei non è in discussione, quindi c'è una buona comprensione che abbia svolto un ottimo lavoro negli ultimi cinque anni", dichiara.

In tutto questo, comunque, è stata anche già trovata un'intesa comune su ulteriori nomi: i socialisti hanno proposto l'ex capo di governo portoghese Antonio Costa per il vertice del Consiglio e i liberali che hanno avanzato il nome della premier estone Kaja Kallas come Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri: "Tutto questo è già un passo importante perché ora abbiamo chiarezza da questi due partiti" ed è inoltre "una buona base per ulteriori negoziati al tavolo e ciò accadrà nei prossimi giorni".

Rispondendo infine a una domanda sul riconoscimento da parte del presidente della Repubblica francese del sistema degli spitzenkanditaten e di von der Leyen, Weber si rivela abbastanza pungente: "Su quello che pensa Emmanuel Macron, bisogna chiederlo a lui", afferma. Il presidente del Ppe può solamente valutare che, durante la riunione del Consiglio di ieri, "c'è stato un ampio e schiacciante sostegno per von der Leyen e questo sta creando molta stabilità". Il Partito Popolare Europeo ha vinto le elezioni "e il nostro candidato principale diventerà presidente della Commissione", conclude.

Tajani: "Francia e Germania non impongano le loro scelte"

Sulla stessa scia si pone Antonio Tajani: in Europa "Francia e Germania non impongano le loro scelte, hanno perso le elezioni", dice con nettezza. Non si deve imporre "la legge del perdente. Il Ppe ha vinto le elezioni e bisogna tenere conto del risultato elettorale", ha aggiunto il ministro degli Esteri secondo il quale "non si può sempre cercare di modificare la volontà dei cittadini". Qua non è soltanto il "problema del presidente della commissione europea, ma dell'assetto generale delle istituzioni europee". Insomma, ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio, "bisogna far vincere la democrazia se vogliamo che i cittadini si avvicinino alle istituzioni".

Spiegando di "ritenere giusto che si aprano le porte ai conservatori", Tajani ha detto che ora "bisogna eleggere il presidente del parlamento europeo, giusto confermare Roberta Metsola".

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