Imballaggi, vince la linea italiana. Meloni: "Coesi spostiamo equilibri a Bruxelles"

A Bruxelles approvato il regolamento sugli imballaggi con emendamenti che sposano la linea italiana sul riciclo. Meloni: "Abbiamo dimostrato che c'è un'Italia che non si arrende e valorizza le nostre eccellenze"

Il regolamento Ue sugli imballaggi mette in crisi l'Italia
Il regolamento Ue sugli imballaggi mette in crisi l'Italia
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La linea italiana sugli imballaggi prevale a Bruxelles. E questa è chiaramente una buona notizia per il nostro sistema-Paese, battutosi in Europa per tutelare il buon operato di un settore - quello del riciclo dei rifiuti - che rappresenta un'eccellenza tricolore riconosciuta in tutto il Continente. Stamani gli ambasciatori degli stati Ue hanno approvato all'unanimità il testo del compromesso finale sul regolamento per gli imballaggi e la Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità. Dopo l'odierno passo decisivo, con l’accordo tra i Ventisette, i testi approvati verranno adesso trasmessi al Parlamento europeo e quindi al Consiglio per l’adozione finale.

"Abbiamo dimostrato che oggi a Bruxelles c'è un'Italia che non si arrende a soluzioni che penalizzano la nostra industria, ma che è capace di continuare a negoziare fino alla fine in maniera decisa, facendo valere la bontà dei propri argomenti, valorizzando le nostre eccellenze e riuscendo a modificare sostanzialmente il risultato finale", ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il nostro Paese, superando gli schieramenti politici, aveva sempre sostenuto una linea in favore del riciclo dei rifiuti, opponendosi a quella del riuso preferita in un primo momento dall'Europa. Il Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio - spiega una nota di palazzo Chigi - accrescerà la sostenibilità del settore, promuovendo una maggiore riciclabilità degli imballaggi. Inoltre, contribuirà a ridurre alcune barriere al funzionamento del mercato interno, introducendo norme comuni sull'etichettatura e sulla gestione dei rifiuti.

Il provvedimento impegnerà inoltre gli Stati membri a ridurre i rifiuti, lasciando - come auspicato dall'Italia - flessibilità agli Stati ed agli operatori nella scelta delle misure per raggiungere l’obiettivo, in particolare tra imballaggi riutilizzabili e quelli monouso riciclabili, laddove questi ultimi (come nel caso del settore della ristorazione) rappresentano ancora l’opzione che offre il risultato ambientalmente migliore e per la conservazione dei prodotti agricoli e alimentari. Il successo italiano sta anche nel fatto che gli emendamenti approvati incentivino tecnologie sulle quali il nostro Paese sta investendo, come il riciclo chimico. Verranno inoltre salvaguardati settori in cui le nostre aziende hanno accresciuto la riciclabilità degli imballaggi con soluzioni all'avanguardia, come quello delle plastiche compostabili, o ambiti nei quali l'Italia esporta prodotti di eccellenza, come vini, spumanti, vermouth e distillati.

Notizie positive anche sulla Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, che contribuirà ad assicurare che le catene di approvvigionamento delle principali imprese europee siano il più possibile rispettose dei diritti umani e della sostenibilità ambientale. L'Italia - riferisce ancora palazzo Chigi - ha svolto un ruolo chiave nel raggiungimento di un "testo equilibrato ed efficace", che concentra gli oneri sulle società di grandi dimensioni (oltre 1.000 dipendenti e 450 milioni di fatturato globale) meglio in grado di monitorare le proprie catene di approvvigionamento e di contribuire alla mitigazione degli effetti delle attività economiche sui cambiamenti climatici, nonché alla tutela dei diritti umani delle persone interessate dall'attività d'impresa.

"Il merito di questi successi va attribuito all'azione di impulso assicurata dai Ministeri coinvolti, in stretto coordinamento con Palazzo Chigi, all'attività negoziale condotta dai nostri rappresentanti diplomatici a Bruxelles, ma anche al cruciale lavoro di squadra svolto dai nostri europarlamentari, che hanno saputo travalicare gli schieramenti politici", ha proseguito il premier Meloni, riservando un particolare ringraziamento particolare a Massimiliano Salini (Forza Italia) e a Patrizia Toia (Partito Democratico), che - ha dichiarato - "hanno svolto un lavoro decisivo durante il trilogo nella costruzione del consenso a sostegno delle posizioni

nazionali sul dossier packaging". Abbiamo dimostrato - ha concluso il presidente del Consiglio - "come un'Italia coesa e determinata possa davvero spostare gli equilibri a Bruxelles e giocare un ruolo da protagonista".

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