"Così l'islamizzazione può travolgere l'Europa e il nostro Paese"

Il sindaco leghista di Monfalcone (Gorizia), Anna Maria Cisint, ora europarlamentare, commenta il risultato delle elezioni e le pagine del Corano bruciate e inviate al centro Islamico della città

"Così l'islamizzazione può travolgere l'Europa e il nostro Paese"

Il risultato e le implicazioni delle elezioni francesi e ancora l'ultimo fatto di cronaca con le pagine del Corano bruciate e inviate al centro Darus Salam di Monfalcone (Gorizia). Sono tanti i temi toccati dalla lunga riflessione fatta dal sindaco leghista di Monfalcone Anna Maria Cisint eletta ora al Parlamento europeo.

Le conseguenze del voto francese

"Nel voto francese c’è un fattore di gravità estrema che deve destare un grave allarme per la dimensione europea, ma soprattutto per ciò che prefigura per la nostra realtà nazionale e locale - spiega il sindaco - L’affermazione della sinistra di Melanchon, unita nel Fronte Popolare, avviene consegnandosi all’integralismo islamico, inneggiando ai terroristi di Hamas e alimentando l’antisemitismo, portando in parlamento i rappresentanti dell’Islam radicale".

Il voto francese dei musulmani

La vittoria della sinistra francese, dopo la chiara scelta della popolazione di privileggiare i partiti dell'opposizione pronti ad attuare un radicale cambiamento, non ha fermato le destre, in una società saldamente democratica dove il ventilato spettro fascista è appunto solo uno spettro, bensì aperto le porte a un pericolo estremamente più preoccupante: "Attraverso il voto massiccio dei musulmani per volontà delle sinistre viene superato ogni limite di guardia e si consegna la rappresentanza nella massima istituzione del Paese a chi propugna la legge coranica. Chi professa la Sharia è tenuto a imporre i propri ordinamenti, le proprie regole, fatte di sopraffazione verso le donne e le minori, di rifiuto di parlare la nostra lingua e di rispetto per i nostri ordinamenti".

Aggiungendo poi: "È questa la prospettiva su cui si vuole costruire la dimensione europea corteggiando il voto e il consenso di chi mostra chiaramente la volontà di voler sostituire la nostra identità culturale e le basi della nostra civiltà? Quanto siamo consapevoli dei pericoli per la nostra sicurezza e la legalità nell’avanzare di questo fenomeno sostenuto da trame finanziarie oscure e dall’appoggio dall’estremismo?".

L'obiettivo islamico

Lo dice chiaramente e senza mezze parole Anna Maria Cisint: "L'obiettivo dell'Islam è sempre quello di far prevalere il proprio arrogante potere: attraverso la loro continua crescita in Europa anche i partiti di sinistra finiranno per essere sostituiti e fare da zerbini alla loro volontà di conquista dell'Occidente. È questa la prospettiva di cui dovremmo essere tutti pienamente consapevoli. Per questo è sempre più necessario porre un argine al processo di islamizzazione che non solo in Francia, ma in tutta Europa e nel nostro Paese e nelle nostre città si sta allargando, imponendo moschee e sedi di propaganda mascherate".

La battaglia da combattere

"L’accettazione supina di questa ideologia è incompatibile con i nostri principi giuridici fondamentali come la laicità dello Stato e il pluralismo. Si apre in questo modo la strada a un futuro di sopraffazione e prevaricazione di chi mostra quotidianamente il rifiuto a ogni integrazione fatta di accettazione delle nostre regole. - spiega ancora il sindaco -È questa la battaglia di cui dobbiamo essere consapevoli e che dobbiamo portare avanti in Italia come in Europa".

L'episodio del Corano bruciato

L'europarlamentare ha poi condannato il gesto del corano bruciato fatto arrivare Centro islamico di Via Duca d’Aosta a Monfalcone; ma ha anche esortato a non farne uno strumento di attacco e di incitamento alla violenza: “Ferma condanna del gesto ma inaccettabile e irresponsabile la strumentalizzazione dell’accaduto per alimentare polemiche contro il sindaco già sotto scorta per le bugie raccontate da sinistra e centri islamici.

L’oltraggio, l’ingiuria e ancor più la profanazione dei simboli di fede vanno sempre condannati senza alcuna riserva, perché trasformano il legittimo diritto al dissenso in un atto di pura inciviltà anche quando esso vuole assumere il carattere del dileggio beffardo. - commenta ancora il sindaco - Ciò vale con maggior ragione per chi - come me - si batte quotidianamente per la dignità delle persone e per il rispetto della legalità nei comportamenti personali e collettivi. Nulla giustifica fatti del genere".

Basta strumentalizzazioni

"L’Amministrazione comunale esprime, quindi, solidarietà per gli atti di offesa rivolti al Centro culturale islamico Darus Salaam. Tuttavia, va rilevato che ciò che non appare accettabile sono le posizioni di chi intende portare avanti una strumentalizzazione a senso unico con inverosimili riferimenti alla situazione locale e il diverso metro di misura di chi in passato ha mostrato totale indifferenza e addirittura intollerabili simpatie verso le reali minacce nei miei confronti; minacce che hanno portato l’autorità a mettermi sotto scorta, con tutte le limitazioni alla mia libertà personale che ne sono derivate e che continuo a subire sin da quando, nel 2019, sono arrivate in Comune esplicite lettere minatorie, fino a giungere ai proclami di odio deliranti diretti dei mesi scorsi con l’augurio di subire il giudizio “dell’angelo della morte"

Usare episodi come le

lettere inviate al Centro Darus Salaam quale occasione per alimentare ulteriori polemiche aggressive nei confronti del Comune e dei suoi esponenti rappresenta un comportamento di grave irresponsabilità", conclude poi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica