"Niente accuse alle Ong". Il gruppo di Salis in Europa inizia la propaganda pro-migrazione

Il gruppo The Left ha annunciato il suo programma che prevede il contrasto al neoliberismo, alle politiche di confine e la tassazione dei ricchi, tra le altre proposte

"Niente accuse alle Ong". Il gruppo di Salis in Europa inizia la propaganda pro-migrazione
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Il Parlamento europeo non si è ancora insediato e già il gruppo Left, che raccoglie le sinistre europee, tra le quali anche il Movimento 5 stelle, oltre a Ilaria Salis e Carola Rackete, solo per citare alcuni dei suoi appartenenti, ha iniziato la sua propaganda. Il M5s sarà un osservato speciale nel gruppo: "Questa decisione è stata presa in accordo con i nostri amici italiani di Sinistra Italiana e ci siamo assicurati che il M5s si allineasse alla nostra posizione politica". Così si legge in una nota, dalla quale si evince che in Europa il Movimento di Conte sarà dipendente dal partito di Fratoianni. Qual è il programma di questa compagine che è pronta a supportare la maggioranza Ursula su molte delle proposte che verranno avanzate dai socialisti? No al neoliberismo, sì alla tassazione dei ricchi, il rifiuto della criminalizzazione delle Ong e dei rifugiati, la garanzia che l'Ue riceva e accolga i rifugiati.

Queste sono una parte delle proposte che Left porterà al parlamento europeo e che dovranno sottoscrivere tutti i suoi tutti i suoi aderenti, anche quelli eletti nel gruppo di Giuseppe Conte. "La promozione dell'uguaglianza economica, della giustizia sociale, della coesione e dell'eradicazione della povertà in tutta l'Ue, comprese le sue regioni più periferiche. Ci opponiamo alle politiche neoliberiste e di austerità e promuoviamo servizi pubblici universali contro la privatizzazione", scrivono nel loro programma. E ancora, rivendicano "l'accesso all'assistenza sanitaria pubblica universale, il diritto a un alloggio a prezzi accessibili e il controllo pubblico di beni comuni strategici, tra cui acqua ed energia".

I membri, si legge ancora nel testo, si impegnano nella "promozione della giustizia fiscale, della tassazione dei ricchi e dei profitti inaspettati; porre fine a tutti i paradisi fiscali e all'evasione fiscale, nonché alla circolazione deregolamentata dei capitali e alle attività speculative". Ma è sulla migrazione che Left si prepara a dare battaglia, cercando di modificare la direzione intrapresa con la precedente legislatura. Left, infatti, dichiara di puntare alla "promozione dei diritti umani, sociali e politici dei migranti e dei rifugiati; promozione di una politica di migrazione e asilo umana basata sul diritto internazionale, sui diritti umani, sulla solidarietà e sulla ricerca e soccorso; il rifiuto della criminalizzazione delle Ong e dei rifugiati; garanzia che l'Ue riceva e accolga i rifugiati, compresi i rifugiati climatici".

E ancora, avanza "il rifiuto delle attuali politiche dell'UE basate sulla deterrenza, la detenzione, le pratiche violente e

l'esternalizzazione dei confini dell'UE e quelle che contribuiscono alle cause profonde della migrazione; la condanna delle deportazioni, dei respingimenti e dell'elaborazione delle domande di asilo nei paesi terzi".

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