La straripante vittoria in Florida di Ron DeSantis è importante non solo nell'ottica delle future primarie repubblicane ma anche per l'affermazione delle sue politiche "libertarie" in tema di Covid. La Florida, infatti, si è distinta in tutto l'occidente per le pochissime restrizioni che ha adottato durante l'emergenza pandemica. La stella del partito repubblicano ha adottato misure contro l'obbligo di indossare la mascherina nelle scuole, affermando che il governo federale non ha diritto di imporre agli studenti cosa devono fare. La scorsa estate ha rivendicato la decisione di aver "vietato le mascherine in Florida, con la Carta dei diritti dei genitori e con altre iniziative". Le sue coraggiose iniziative, in un periodo nel quale esprimere perplessità o semplici osservazioni era praticamente proibito - salvo essere etichettati come "no-vax" e altre amentità - sono state state evidentemente acclamate dalla popolazione. Che lo ha rieletto a furor di popolo. Ma mentre il "modello De Santis" vince e spopola negli Usa, in Europa qualcuno sta ben pensando di proporre di tornare alla mascherina obbligatoria in un regime "ipocondriaco" senza fine.
La proposta
Il punto è che ora si propone di tornare alla mascherina obbligatoria non solo per arginare la diffusione del Covid-19, ma anche per le altre malattie respiratorie. Dalla Francia, Benjamin Davido, specialista in malattie infettive presso l'ospedale Raymond-Poincaré di Garches, si rammarica dell'inazione delle autorità sanitarie su questo argomento. "Siamo passati da un eccesso all'altro. Abbiamo tolto tutti i manifesti che raccomandavano di lavarsi le mani, mantenere le distanze, tenere la mascherina davanti al Covid, e non abbiamo spiegato abbastanza che queste raccomandazioni erano efficaci anche contro altri virus respiratori", avverte. Come riporta la stampa francese, nelle ultime settimane le autorità sanitarie d'Oltralpe hanno sostenuto l'obbligo di indossare la mascherina sui mezzi pubblici per limitare i rischi. A fine ottobre la commissione sanitaria aveva raccomandato l'uso di questa protezione nei "luoghi chiusi" mentre all'inizio di novembre era stata l'Accademia Nazionale di Medicina a suggerire a sua volta l'uso della mascherina chirurgica. Chissà che ora anche in Italia qualche illustre "virostar" non ricominci con la solfa del terrore per riavere indietro un po' di notorietà perduta.
Normalità a rischio
Che notizia: con l'inverno e le temperature più rigide ci saranno più influenze, più malattie respiratorie, più casi di Covid. Com'è sempre stato, prima della pandemia. Sia chiaro: nessuno mette in dubbio l'efficacia delle mascherine nella lotta al virus, ma queste raccomandazioni devono valere per i soggetti più a rischio, per i più deboli, per gli anziani. Indossare la mascherina non è la normalità, e non potrà mai esserlo: lo si è fatto in uno stato d'eccezione per salvaguardare la salute pubblica, spesso con restrizioni che si sono rivelate, nel migliore dei casi, completamente inutili, se non dannose. Ammalarsi è normale, ed esporre il nostro corpo a questo "rischio", è la normalità.
Ora però è folle tornare indietro nel tempo, rischiando di rendere normale cioò che non lo è. Il modello, tanto per capirci, deve essere quello libertario di DeSantis, anche in Europa, non quello della mascherina eterna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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