L'Italia di Giorgia Meloni apripista in Europa per la gestione dei flussi migratori con il supporto dei Paesi terzi. Nonostante il solito e stantio ciarlare della sinistra e delle entità rosse, l'accordo del governo italiano con l'Albania di Edi Rama, sta interessando altri Paesi europei che guardano a questa come a una soluzione percorribile nell'immediato futuro. Anche Olaf Scholz, a capo di una coalizione di sinistra, sta ragionando su una strategia simile al pari dell'Austria.
"C'è la migrazione irregolare, che deve essere ridotta, e ci sarà una stretta collaborazione con i Paesi al di fuori dell'Unione europea, come avviene ora, ad esempio con la Turchia, e potrebbero essercene altri", ha detto il cancelliere tedesco a margine del congresso dei Socialisti Ue, e rispondendo ad una domanda sul patto tra Italia e Albania. La strada è tracciata e il modello che l'Italia sta provando a realizzare piace: "Lo seguiremo con attenzione. Ciò che conta è istituire un meccanismo di solidarietà e non cercare di vincere le sfide da soli". È trascorso solo un anno da quando Meloni ha iniziato la sua battaglia in Europa per chiedere unità contro le migrazioni irregolari all'interno dell'Unione, prospettando criticità ancora maggiori.
Criticità che si sono verificate, inevitabilmente, in questo 2023, acuite anche dall'acutizzarsi del conflitto tra Israele e Palestina, che rischia di spingere ancora più migranti ma, soprattutto, combattenti dell'Islam radicale. "La Germania ha una posizione molto chiara", ha spiegato Scholz, sottolineando che l'obiettivo è quello di combattere le migrazioni irregolari ma, al contempo, "abbiamo bisogno di una migrazione regolare di talenti e di manodopera per far crescere la nostra economia e mantenere i nostri sistemi di sicurezza sociale". Le parole di Scholz sono uno schiaffo morale non indifferente per Elly Schlein, arruffapopoli di una sinistra ormai in decadenza, incapace di guardare la realtà del mondo senza le lenti dell'ideologia.
"Anche il governo Scholz infatti pare intenzionato a procedere sulla strada degli accordi con Paesi terzi per diminuire la pressione migratoria.
Povera Schlein, schiaffeggiata politicamente sull'immigrazione dalla sua stessa famiglia politica, non le resta che il solito penoso ritornello di strampalate accuse a Giorgia Meloni e alla destra italiana", ha dichiarato il capodelegazione di Fratelli d'Italia - Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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