Olaf Scholz è fortemente sotto pressione dopo l'attacco di Solingen e la catena di errori compiuti dall'amministrazione per la sua espulsione. L'opinione pubblica e i media hanno messo sotto accusa le politiche migratorie della coalizione "semaforo" di sinistra e ora, in vista delle prossime elezioni del 2025, stanno tentando il tutto e per tutto per evitare che avanzino i partiti di destra e dell'estrema destra. L'inclusione a ogni costo ha un prezzo che i cittadini non sono più disposti a pagare e così, per evitare di perdere voti, il governo della coalizione di sinistra ha annunciato che sta trattando per la riapertura della "procedura di Dublino" con l'Italia per i richiedenti asilo.
Nel 2022 il nostro Paese ha deciso di sospendere il reingresso dei migranti che si erano spostati in altri Paesi, per lo più in Germania, in quanto le strutture di accoglienza del nostro Paese sono al collasso. "Con lettera del 5 e 7 dicembre 2022, il ministero dell'Interno italiano ci ha informato che i trasferimenti ai sensi del Regolamento Dublino III non possono essere accettati per il momento. Il motivo è che la capacità dei centri di accoglienza è insufficiente a causa dell'elevato numero di arrivi in Italia", ha spiegato una fonte del ministero dell'Interno tedesco a LaPresse. L'Italia è un Paese di primo ingresso, oltre ai richiedenti asilo deve sostenere anche gli irregolari che violano la frontiera, trovando per loro un alloggio adeguato. La riduzione degli ingressi ha migliorato la situazione ma l'Italia non può comunque farsi carico da sola di tutti i migranti che arrivano con barchini o Ong: la solidarietà europea è necessaria, ma la caratteristica di volontarietà ha rallentato la distribuzione, motivo per il quale l'Italia si è trovata in forte difficoltà.
Ora la Germania, in nome della propaganda politica, ha deciso di stringere le maglie e di pretendere che l'intero peso gravi sull'Italia.
"Il governo federale è in contatto con gli altri partner europei a vari livelli per quanto riguarda la ripresa della procedura di Dublino con l'Italia", ha proseguito la fonte del ministero dell'Interno tedesco all'agenzia, sottolineando che "in particolare, spetta alla Commissione Europea, in qualità di 'custode dei trattati', verificare il rispetto del diritto europeo negli Stati membri e adoperarsi per la sua attuazione". Nei prossimi mesi, il nuovo parlamento europeo dovrebbe impegnarsi nel superamento di Dublino per trovare una nuova strada che non penalizzi i Paesi di primo sbarco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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