
La Commissione Ue tende la mano ai produttori di auto europei: il rispetto dei target sulle emissioni avverrà ogni tre anni, non più dopo soli 12 mesi. Un assist al settore, chiesto a gran voce soprattutto dall’Italia, che rischiava multe tra 15 e 16 miliardi in caso di superamento di determinati livelli di emissioni, che sarebbero scattate a partire dal 2025. "Proporrò questo mese un emendamento mirato al regolamento sulle emissioni di CO2" per le auto per far sì che le aziende automobilistiche "abbiano tre anni di tempo invece di uno per adeguarsi agli standard di conformità" per evitare le sanzioni che sarebbero scattate da quest’anno, ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa dopo aver incontrato i rappresentanti del Dialogo strategico sull’automotive.
"Dobbiamo attenerci agli obiettivi concordati" ma anche "ascoltare le voci che chiedono più pragmatismo in questi tempi difficili", ha aggiunto. L’annuncio di von der Leyen arriva a due giorni dal piano d’azione per l'industria dell'auto, che sarà presentato il 5 marzo. Il 30 gennaio la presidente della Commissione ha avviato un dialogo strategico con i rappresentanti del settore per ascoltarne il punto di vista in un momento di grande crisi per i costruttori europei per colpa della concorrenza dei cinesi, del calo della domanda e della transizione verso l'elettrico. Poi ha anticipato i punti principali del piano ad hoc per il settore, confermando un intervento urgente per garantire flessibilità alle case automobilistiche dalle multe che scatterebbero quest'anno ai produttori che supereranno il limite di 94 grammi/km di emissioni per le nuove vendite, stimate in oltre 15 miliardi per quest'anno. I target restano gli stessi ma si darà più tempo, 3 anni, alle case automobilistiche per il calcolo delle emissioni.
"Gli obiettivi rimangono gli stessi. Devono essere raggiunti, ma questo significa più respiro per l'industria", ha precisato von der Leyen, assicurando che saranno accelerati "i lavori sulla revisione dei target 2035 con la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale". Tra le iniziative che faranno parte del piano per il comparto menzionate dalla presidente della Commissione c’è anche "un'alleanza industriale" per lo sviluppo di "software, chip e tecnologia di guida autonoma" per le auto e lo sviluppo delle batterie Made in Europe. "Salvata l'industria auto europea, la Commissione dà ragione all'Italia", ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in una nota. "È stata eliminata la tagliola delle multe che avrebbe determinato il collasso del settore.
Ora avanti con la piena neutralità tecnologica, l’autonomia strategica nella produzione di batterie e un piano incentivi europeo", aggiunge Urso. Brinda anche la Lega: "Multe evitate, ci hanno ascoltato con grave ritardo. Adesso occorre azzerare la follia della messa al bando dei motori benzina e diesel dal 2035", si legge in una nota.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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