Matteo Salvini in Europa lancia la sfida: rendere l'Italia protagonista della mobilità europea. Dal suo arrivo a Bruxelles ieri sera, per partecipare al suo primo Consiglio dei Trasporti dell'Unione Europea, Salvini ha incontrato le controparti europee e, soprattutto, gli omologhi tedesco, Volker Wissing, e francese, Clement Beaune, oltre alla commissaria europea Adina Valean.
L'obiettivo? Rilanciare l'Italia come protagonista della sfida delle infrastrutture. Consolidare i progetti comuni con Berlino, come il tunnel di base Brennero, e Parigi, come la Tav, e ottenere il via libera comunitario al Ponte sullo Stretto è l'obiettivo per i prossimi mesi ed anni.
A Bruxelles Salvini ha sottolineato con determinazione la nuova, non più ambigua posizione italiana su Tav e Brennero e ha chiesto che l'Europa mantenga gli impegni economici presi con l'Italia, principalmente in sede di Next Generation Eu. Il tema evidenziato con grande forza è soprattutto quello del Ponte sullo Stretto, fanno sapere fonti vicino al ministro sentite dall'agenzia Radiocor. "Per la prima volta dopo anni, sui tavoli europei torna un'opera che per l'Italia sarà fondamentale, non solo per collegare Sicilia e Calabria, ma anche per inquinare di meno aria (140.000 tonnellate di anidride carbonica emessa in meno) e mare. Dalla Commissaria e da altri colleghi europei attenzione e condivisione", ha sottolineato Salvini.
L'interlocuzione con l'Austria
Un Salvini in veste pienamente europeista parla di grandi opere in un quadro comunitario. "Voglio assicurare a tutti i colleghi che l'Italia farà, come ha sempre fatto, la propria parte" nello sviluppo della mobilità europea, "e per questo rinnoviamo il nostro sostegno all'orientamento generale e ci auguriamo di poter collaborare a lungo e positivamente con tutti coloro che sono seduti a questo tavolo", ha dichiarato Salvini agli omologhi europei, sottolineando la necessità di mettere in campo gli investimenti da 62 miliardi di euro che Roma ha a disposizione con le infrastrutture.
Oltre a Francia e Germania, attenzione anche a Croazia e Austria. Con Zagabria l'intesa è per l'introduzione della sezione Spalato-Zara-Ancora nel corridoio europeo di trasporti focalizzato sul Mediterraneo e per lavorare all'integrazione del corridoio Sofia-Skopje-Durazzo-Bari per la rete Ten-T dei Balcani occidentali. Con Vienna l'interlocuzione è per l'accelerazione dei lavori sul Brennero: quando sarà completata, attorno al 2025, la linea ad alta velocità raggiungerà i 64 km e sarà il tunnel ferroviario più lungo al mondo. Roma partecipa ai lavori con il gruppo WeBuild, ex Salini-Impregilo.
Nei network europei Ten-T (Trans-European Transportation Network) l'Italia è centrale, essendo interessata da ben quattro corridoi per il trasporto intermodale di merci e personne: Mediterraneo (Spagna-Ungheria/Ucraina), Scandinavia-Mediterraneo, Baltico Adriatico, e Reno-Alpi (con terminale a Genova). Lo sviluppo, soprattutto ferroviario, dell'integrazione comunitaria aiuterà alla crescita, allo sviluppo del Vecchio Continente e anche, col decongestionamento delle arterie stradali, alla decarbonizzazione. La partita sarà da giocare a livello europeo e con attenzione per valorizzare l'Italia in Europa.
Molte delle strategie per il successo del governo Meloni passano dal Ministero di Porta Pia guidato da Salvini che dovrà mettere in campo progetti, garantire appalti e sbloccare cantieri dimostrando la natura decisiva delle opere d'interesse nazionale per Roma e Bruxelles.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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