"Spesso buono oltre", l'etichetta anti-spreco sul cibo dell'Ue è rinviata

Si è arenata la proposta che prevedeva di aggiungere la dicutura "spesso buono oltre" alla data di scadenza dei prodotti alimentari

"Spesso buono oltre", l'etichetta anti-spreco sul cibo dell'Ue è rinviata
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Non ci sarà alcuna modifica, almeno per il momento, all'etichetta di scadenza dei prodotti alimentari. La Commissione Ue ha deciso di prendersi altro tempo e non procederà con l'aggiunta della dicitura "spesso buono anche oltre" accanto al classico "da consumarsi preferibilmente entro" accompagnato da data di scadenza.

In cosa consisteva la proposta

La proposta avanzata in Commissione europea aveva cominciato a circolare dallo scorso marzo ed era stata motivata dalla necessità di ridurre gli sprechi alimentari. Dal momento che molti cibi continuano ad essere buoni e commestibili anche dopo la data di scadenza, l'idea era stata quella di affincare alla dicitura "da consumarsi preferibilmente entro" quella di "spesso buono anche oltre" e lasciar così decidere ai consumatori.

Era dal 2020 che si parlava di qualcosa del genere. Se per alcuni alimenti è essenziale rispettare la data di scadenza, per altri non è esattamente così, ha spiegato anche Altroconsumo. Ci sono cibi, infatti, per i quali la data di scadenza è solo indicativa e serve a dare un'idea dei tempi entro i quali alcuni prodotti conservano le loro caratteristiche, come i biscotti, oppure la pasta.

Oltre alla dicitura "spesso buono anche oltre" era inoltre stato proposta di indicare i tre punti "osserva, annusa e assaggia" per aiutare i consumatori a orientarsi nella valutazione del prodotto. Se non sono evidenti alterazioni nell'aspetto, nel colore, nell'odore e nel gusto del cibo esaminato, allora questo può ancora essere mangiato. Fondamentale anche educare le persone alla corretta conservazione dei vari alimenti, che devono essere sistemati nel modo corretto e indicato sulla confezione.

Lo stop

L'idea della nuova etichetta, però, ha destato più di qualche perplessità nei Paesi membri. In tanti sono se la sono sentita di appoggiare tale modifica, specie per problemi di natura linguistica. La frase "spesso buono anche oltre" non suona allo stesso modo nelle varie lingue e a seconda dello Stato può assumere connotati diversi rispetto ad altri.

Ecco perché, esattamente come il Nutriscore, anche l'idea della modifica delle etichette per convincere le persone a mangiare cibi oltre la data di scadenza si è arenata, almeno fino a data da definirsi.

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