Weber: Ue unita contro la politica aggressiva cinese

La guerra in Asia è nell'aria. Ancora una volta.

Weber: Ue unita contro la politica aggressiva cinese

La guerra in Asia è nell'aria. Ancora una volta, Xi Jinping ha messo alla prova la politica cinese dell'Europa. Poche ore dopo la partenza di Macron da Pechino, la Cina ha iniziato un'esercitazione militare a Taiwan, circondando l'isola e simulando attacchi missilistici. La domanda non è se, ma quando attaccherà. Pechino sta lavorando per diventare la nuova superpotenza globale a nostre spese. Lo sta facendo attraverso una politica estera assertiva, armandosi massicciamente, usando il suo potere economico per schiacciare le critiche in tutto il mondo. Nel Mar Cinese Meridionale, sta violando il diritto internazionale per ottenere il controllo della regione. Inoltre, ha massicciamente ampliato i suoi legami economici strategici costruiti intorno a materie prime critiche. Sta perseguendo una politica di concorrenza aggressiva e persino ostile che ignora le regole internazionali e guarda spietatamente ai suoi interessi. La Cina minaccia non solo i suoi vicini e l'ordine globale, ma anche i nostri interessi e alleati europei. Nonostante questi avvertimenti, i leader dell'Ue hanno ignorato i pericoli. Innumerevoli visite individuali dei capi di governo hanno dimostrato che l'Europa è divisa. Una polifonia che indebolisce l'Europa. I Paesi dell'Ue chiedono la sovranità europea, ma agiscono bilateralmente quando sono in gioco i loro interessi. Un primo passo dovrebbe essere l'abolizione del principio di unanimità in politica estera. Le decisioni critiche nella politica estera europea devono sempre andare di pari passo con una politica cruciale nel settore delle materie prime che garantisca l'accesso economico alle risorse di cui ha bisogno. Dobbiamo ridurre la dipendenza dalle catene di approvvigionamento cinesi e difendere la leadership tecnologica e il potere innovativo dell'Ue proteggendo il nostro know how e le nostre infrastrutture dall'influenza cinese. Allo stesso tempo, come europei, dobbiamo prendere più sul serio i nostri sforzi di difesa e costruire un pilastro europeo della difesa complementare alla Nato. Solo un'Europa forte può impedire un'altra corsa agli armamenti globale. È tempo che l'Ue sia all'altezza delle legittime aspettative di chi la vuole affidabile in materia di sicurezza e affari esteri. Nonostante la sana concorrenza economica tra Stati Uniti e Ue, è fuor di dubbio che il partenariato transatlantico strategico rimane fondamentale e deve essere rafforzato. Abbiamo bisogno di un'Europa forte e sicura di sé, che difenda il nostro modello di libertà e democrazia. Il modello cinese - un'autocrazia senza democrazia e uguaglianza - raggiungerà i suoi limiti ed è incompatibile con i nostri valori. I democratici di tutto il mondo devono restare uniti e sostenersi a vicenda.

Un Occidente fratturato avvantaggia solo gli autocrati di Mosca e Pechino. Se non ora, quando l'Europa agirà con fermezza per ripristinare la sua unità nei confronti della Cina? È in gioco il futuro dell'Ue. Solo un'Europa unita e credibile sarà presa sul serio dalla leadership cinese.

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