Ginevra - C'era chi ci sperava - e non poco - ma c'era anche chi si aspettava che alla fine sarebbe andata a finire male. Ad organizzare gli Europei di calcio del 2016 sarà la Francia. Lo ha annunciato il presidente dell’Uefa Michel Platini a Ginevra. Il Comitato ssecutivo dell’Uefa, del quale per l’occasione non hanno fatto parte il presidente Michel Platini (Francia), il primo vicepresidente Senes Erzik (Turchia) e il nostro presidente federale Giancarlo Abete, ha proceduto alla votazione ed ha scelto la Francia che ha avuto la meglio sull’Italia e la Turchia.
Eliminata subito Il sogno dell'Italia è sfumato subito, alla prima votazione. I risultati sono stati questi: Francia 43 voti, Turchia 38, Italia 23. Nel ballottagio conclusivo ha prevalso la Francia sette voti contro sei.
Platini: Uefa democratica L’assegnazione degli Europei del 2016 alla Francia rappresenta "un grande sollievo per il calcio francese", che "aveva bisogno" del torneo "per rifare i propri stadi", ma anche la prova che l’Uefa non è governata da un presidente-despota. Lo ha detto il presidente dell’Uefa, il francese Michel Platini. Il presidente ha voluto sottolineare la propria imparzialità: "Sono molto amico dei turchi, ho un nome italiano e ho giocato tutta la carriera in Francia (e alla Juventus; ndr). È difficile", ha detto. "C’erano tre candidature eccezionali, questa elezione è la prova che l’Uefa è democratica. Se il presidente fosse un despota il risultato sarebbe 13-0-0".
Rammarico del governo italiano "Ringrazio il presidente Abete e tutti coloro i quali hanno lavorato per la candidatura italiana. Tutto è stato fatto in modo impeccabile e tutte le richieste dell’Uefa sono state firmate dal presidente del Consigli"». Nonostante la delusione per la sconfitta dell’Italia e l’assegnazione degli Europei 2016 alla Francia Rocco Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport, ha tenuto a fare i complimenti al presidente della Figc: "Abbiamo perso - ha aggiunto Crimi - ora vinciamo in Sudafrica".
Gli elettori Sono stati in tutto 13 i membri chiamati ad esprimersi, coordinati dal secondo vicepresidente Geoffrey Thompson (Inghilterra): Angel Maria Villar Llona (Spagna), Marios N. Lefkaritis (Cipro), Joseph Mifsud (Malta), Allan Hansen (Danimarca), Frantisek Laurinec (Slovacchia), Avraham Luzon (Israele), Gilberto Madail (Portogallo), Mircea Sandu (Romania), Grigoriy Surkis (Ucraina), Michael Van Praag (Olanda), Liutauras Varanavicius (Lituania), Theo Zwanziger (Germania).
Le presentazioni La Turchia aveva affidato la presentazione del progetto al presidente Abdullah Gul.
La Francia, invece, aveva puntato con decisione su due "nomi" importanti: il presidente Nicolas Sarkozy e l’ex fuoriclasse Zinedine Zidane, campione del mondo nel 1998. Il portavoce finale della candidatura italiana era invece Paolo Maldini, storico capitano del Milan e della nazionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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