Milano - Basta polemiche e puntare alla pulizia della città. Questa la filosofia che il premier, Silvio Berlusconi, ha espresso (in collegamento telefonico) agli Stati generali per l'Expo 2015 in corso al teatro Dal Verme. "Il tempo delle polemiche è alle spalle e non deve tornare. L’Expo deve esser un successo vero, grande e storico per noi, per Milano per l’Italia. Il governo sarà vicino - ha aggiunto parlando dell’Expo - e farà ciò che deve. Ora occorre grande concordia per questo appuntamento".
Milano città pulita "Milano deve imparare urgentemente a essere una città pulita" questa la prima proposta del premier. Non è la prima volta che il premier critica la situazione di Milano che nell’ultima campagna elettorale aveva accostato a una città africana. E anche oggi ha parlato di "troppi graffiti e sporcizia. La prima cosa da fare - ha detto - è la pulizia di Milano e del circondario. Non ci sono alibi". Il pacchetto sicurezza, ha ricordato, ora prevede norme più severe per i graffitari. E "alle leggi - ha aggiunto - va fatto un lavoro di informazione" per spiegare ai giovani a cosa vanno incontro e mostrare i vantaggi di una città pulita. Secondo il premier, non è possibile infatti "pretendere che i visitatori si scomodino per venire in una città non pulita".
Azione nelle scuole "L’Expo 2015 va insegnato in tutte le scuole di ogni ordine e grado" dice Berlusconi. Il premier ha fornito una serie di suggerimenti per il successo dell’evento, e uno di questi è proprio quello di fare delle scuole il luogo privilegiato per comunicare il tema e gli obiettivi dell’evento alle giovani generazioni. "I giovani che oggi sono al liceo e che tra sei anni avranno finito l’università - ha osservato - non sanno nulla di un momento così importante per il loro futuro. Milano ha vinto l’Expo per scommettere sul proprio futuro e per confermarsi la capitale economica del paese e quindi le scuole devono essere il primo luogo per comunicare queste informazioni. Le scuole spieghino il tema dell’Expo che non è facile, per quanto attualissimo".
Le reazioni Il sindaco di Milano Letizia Moratti difende la pulizia delle strade della sua città. Il sindaco rilancia indicando quello che secondo è il vero problema per il decoro di Milano: i graffiti. "Le recenti indagini Amsa danno una soddisfazione dei cittadini rispetto alla pulizia delle strade - ha detto il sindaco - è quindi un problema di graffiti". Il sindaco, tuttavia, confida che con il pacchetto sicurezza varato dal governo il problema potrebbe trovare una soluzione. "Col pacchetto varato dal governo la settimana scorsa dovbrebbe diventare più facile trovare la soluzione - ha detto il sindaco -. L’impegno da parte nostra c’è sempre stato e Berlusconi lo sa benissimo. Le difficoltà che abbiamo da sempre avuto nel tener pulita la città nascono dalla mancanza, fino alla scorsa settimana, di misure che potessero essere prese senza querele di parte e pene assolutamente irrisorie". La Moratti ha ricordato che negli ultimi due anni il Comune ha speso 20 milioni di euro per ripulire i muri della città, il 25% dei quali, tuttavia, è stato già risporcato. "Adesso - ha aggiunto - con queste misure sarà certamente possibile intervenire in modo più efficace. La parte più importante sarà l’educazione, quella delle famiglie, quella dei proprietari di case, quella delle scuole. È un impegno di tutta la città". D’accordo con il premier è il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni: "Ha ragione - ha detto Formigoni - è un invito che dobbiamo raccogliere. Vogliamo dire che non è così?".
Stanca: problemi di tutte le città La pulizia non è un problema solo di Milano ma di tutte le città italiane, secondo l’ad della società Expo 2015 Lucio Stanca. Commentando l’intervento telefonico di Silvio Berlusconi agli Stati generali dell’Expo, Stanca ha sottolineato che "basta andare all’estero e vedere. Le nostre città - ha aggiunto - non le valorizziamo". Più prudente la presidente del Cda, Diana Bracco che ha premesso di essere infastidita dai graffiti, aggiungendo però che a Milano ci sono tanti cantieri aperti "e questo - ha ricordato - comporta non pochi problemi".
Il Bie sull'Expo: Milano è in orario Non c’è un problema di ritardo per l’esposizione di Milano del 2015. A garantirlo è il segretario del Bie, Vicente Gozales Loscertales, intervenuto agli stati generali dell’Expo. "Siamo in tempo - ha rassicurato - abbiamo l’organizzazione, la volontà e il budget". Di una cosa Loscertales è certo: l’Expo del 2015 deve avere un sito destinato ad ospitare i padiglioni dell’esposizione. "Deve esserci un sito e deve avere visibilità. Il sito è un must che deve integrarsi con la città e adattarsi al post Expo". Negli ultimi giorni c’è stato chi ha proposto di abbandonare il vecchio modello dell’esposizioni universali che obbliga alla realizzazione di un sito con padiglioni organizzati, spingendosi a proporre un Expo diffusa su tutto il territorio. Il segretario del Bie ha voluto rassicurare anche quanti temono che la crisi possa penalizzare l’evento.
Lo ha fatto sottolineando che nessuna nazione ha disertato l’Expo di Shanghai del 2010. Solo in quattro cinque casi hanno ridotto le dsimensioni dei loro padiglioni. Per i paesi l’Expo è un’opportunità di rilancio dell’economia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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