Falsi invalidi per vincere il concorso

Poveri al limite dell’indigenza e invalidi con malattie gravissime, fino al 75 per cento, ma solo per poter partecipare a un concorso della Asl, vincerlo (in un caso) e comunque piazzarsi nei primi posti della graduatoria per altre eventuali assunzioni (in almeno altri nove casi). È questo il raggiro scoperto dalla Guardia di Finanza di Frosinone che ha denunciato 10 giovani, tutti residenti in provincia, per truffa ai danni dello Stato e della Regione Lazio. La vicenda prende il via nella primavera del 2006, quando la Asl di Frosinone (la più grande «industria» del Lazio meridionale, con i suoi 3.500 dipendenti, seconda solo alla Fiat di Cassino) bandisce un concorso per 21 posti da coadiutore amministrativo. Un lavoro d’ufficio, ambitissimo da queste parti, e non a caso oltre mille persone presentano domanda. Una volta effettuato il concorso e stilate le graduatorie per le assunzioni, il Centro per l’Impiego di Frosinone nota però qualcosa di strano (e nelle realtà di provincia è abbastanza difficile sfuggire a certe evidenze) nel comportamento dei primi classificati: dai documenti presentati per partecipare al concorso risultano tutti nullatenenti e invalidi gravi, eppure se ne vanno in giro a bordo di lussuose automobili e in condizioni fisiche perfette. Il Centro per l’Impiego presenta quindi una denuncia cautelativa e la Finanza avvia le indagini, durate diversi mesi, nel corso delle quali emerge la verità. Altro che poveretti e invalidi: stanno tutti abbastanza bene dal punto di vista fisico, ma anche da quello economico neppure possono lamentarsi. I finanzieri hanno infatti trovato nella piena disponibilità di queste dieci persone auto di lusso, terreni, case e altri beni immobili, titoli finanziari, possesso di redditi d’impresa e cospicue rendite derivanti da capitali e immobili. Figli di papà, insomma, che la Guardia di Finanza ha portato allo scoperto anche con lunghi pedinamenti e tanto di foto. Un 34enne, ad esempio, risultato vincitore della selezione e sulla carta il più povero tra tutti i partecipanti al concorso, se ne andava in giro su una fiammante berlina del valore di circa 50mila euro. Il punteggio per il concorso era stato aumentato, a dispetto di altri concorrenti, grazie anche allo stratagemma delle invalidità. In questo caso la Finanza ha scoperto che i documenti erano stati falsificati dai singoli, senza alcuna responsabilità da parte delle commissioni mediche, ritoccando le percentuali dell’invalidità nel certificato allegato alla domanda per il concorso.

In un caso, ad esempio, una invalidità del 35 per cento era artificiosamente cresciuta fino al 75 per cento, grazie ad un... tocco di penna. La Asl di Frosinone ha intanto sospeso tutte le procedure concorsuali e per gli aventi diritto a quei posti (disoccupati veri e portatori di handicap) si aprono ora nuove possibilità di impiego.

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