Famiglie gay, De Magistris accusa la Lega

Durissima reprimenda del sindaco di Napoli su Facebook: "Non riconoscere diritti a questi bimbi o farne morire altri nel mare perché hanno la pelle scura non è costruire comunità con famiglie solide e felici"

Famiglie gay, De Magistris accusa la Lega

Luigi De Magistris non le manda a dire al governo gialloverde sui temi della famiglia. Nella “consueta” nota del lunedì mattina, apparsa sulle sue piattaforme social, il sindaco di Napoli – dopo aver passato in rassegna obiettivi e ambizioni amministrative per il prossimo autunno– si lancia in una dura reprimenda con, al centro, le famiglie arcobaleno e il riconoscimento dei figli a coppie dello stesso stesso.

Nel primo dei due “post-scriptum” del lungo messaggio, De Magistris ci va giù durissimo contro l’avversario che, in questo caso, non è nemmeno troppo celato: la Lega di Matteo Salvini che, solo qualche giorno fa, era tornato sull'argomento dichiarando di aver chiesto al ministero di sostituire la formula di genitore 1 e 2 con "padre e madre" . “Se passa l’ultima boutade del ministro oscurantista secondo la quale non saranno più riconosciute le famiglie omosessuali – tuona il sindaco di Napoli – il bimbo che ho avuto l’onore di registrare nell’anagrafe di Napoli, nato da persone dello stesso sesso, non avrà diritti, non sarà uguale ad altri bimbi”.

Quindi aggiunge: “La famiglia è forte se non sopprimi diritti e neghi libertà civili, ma se il legame d’amore è solido.

Non riconoscere diritti a questi bimbi o farne morire altri nel mare perché hanno la pelle scura non è costruire comunità con famiglie solide e felici. Le comunità di fondano su legami di amore – conclude De Magistris – non con recinti esclusivi imprigiornati da catene di rancore e di odio”.

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