Sintomi, diagnosi, cure: cos'è il tumore al cuore che ha colpito Flavio Briatore

L'intervento al cuore di Flavio Briatore, per la rimozione di un tumore benigno, ha destato curiosità su questo tipo di patologia poco conosciuta. Ecco di cosa si tratta

Sintomi, diagnosi, cure: cos'è il tumore al cuore che ha colpito Flavio Briatore

"Facciamo il check tutti gli anni. Io l’ho fatto due anni fa, questo tumore benigno non c’era e quest’anno invece c’era. Per cui non dobbiamo trascurarci, la prevenzione è fondamentale", queste le parole pronunciate da Flavio Briatore dopo l'intervento al cuore per rimuovere un tumore benigno. Una patologia rara e non molto conosciuta, che se trascurata può però diventare pericolosa.

Di cosa si tratta

Nel complesso, come detto, i tumori cardiaci sono patologie rare e rappresentano solo 0,02% di tutti i tumori, questo perché secondo gli esperti le cellule cardiache, a differenza di quelle di altri tessuti del nostro corpo, si separano raramente.

Quanti tipi ne esistono

Si distinguono in benigni e maligni con caratteristiche specifiche. I benigni crescendo ma solitamente non invadono i tessuti circostanti e gli altri organi, al contrario di quelli maligni che sono estremamente invasivi e possono diffondersi anche in altre parti del corpo formando metastasi. Un altro tipo di divisione viene fatta in base alla parte dove si originano per questo vengono definiti sia primari che secondari.

I primari si formano inizialmente in sito, quindi nel cuore, mentre il secondari hanno origine in un'altra parte del corpo, come ad esempio al polmone o al seno e si diffondono arrivando al cuore tramite le metastasi, per questo i tumori secondari sono sempre maligni. Per fortuna i più diffusi sono quelli benigni come il mixoma che colpisce maggiormente gli adulti, soprattutto donne, mentre nei bambini i più diffusi sono i rabdomi.

Quali sono i benigni più diffusi

I più comuni tra quelli benigni sono:

I Mixomi, che solitamente si sviluppano spontaneamente e molto più raramente tramite ereditarietà. Il 75% di questi si forma nell'atrio sinistro, il 23% nell'atrio destro e molto raramente nelle camere principali.

I Lipomi, che rappresentano tra il 10 e il 20 per cento di tutti i tumori cardiaci benigni. Si tratta di depositi di grasso incapsulati dalle dimensioni variabili che possono svilupparsi in qualsiasi parte del cuore, anche se la maggior parte delle volte nella camera principale sinistra del cuore.

C'è poi il Fibroelastoma papillare, che colpisce le valvole cardiache - soprattutto la valvola aortica o la mitrale. Questo rappresenta circa l'8 per centro dei tumori cardiaci e si manifesta soprattutto in età avanzata.

I Rabdomiomi, sono i tumori cardiaci particolarmente frequenti nei bambini piccoli, un terzo di questi viene diagnosticato quando hanno meno di un anno e l'80 per cento sono spesso associati ad una patologia chiamata sclerosi tuberosa, una malattia ereditaria associata a tumori in vari organi e ad alterazioni cutanee.

I Fibromi, sono un altro tipo di tumore cardiaco che si sviluppa soprattutto nei bambini. Si formano invariabilmente nello strato parietale dei ventricoli e di solito nella camera principale sinistra o nella parete tra le due camere principali. Le dimensioni vanno da uno a dieci centimetri.

In ultimi gli Emangiomi, che hanno origine nel sistema vascolare e possono sopraggiungere a qualsiasi età. Occasionalmente si presentano in connessione con tumori simili del tratto gastrointestinale o della pelle.

Cause dei tumori cardiaci

Nonostante i grandi passi avanti della medicina, il motivo della comparsa dei tumori cardiaci benigni è ancora sconosciuta. Al contrario in quelli maligni è nota, perché come detto, hanno origine in un altro organo e possono raggiungere gli altri, cuore compreso sia direttamente, sia attraverso i canali sanguigni e linfatici.

Quali sono i sintomi

Simili a quelle di molte altre patologie il miglior modo per accertare la presenza di un tumore cardiaco è sicuramente la prevenzione. Esistono però sintomi comuni tra i pazienti in cui sono stati poi riscontrati, come l'aumento della temperatura corporea la perdita di peso, stanchezza e affaticamenti, dolori muscolari e articolari, sudorazione notturna, tosse e arrossamento cutaneo con macchie sulla pelle. A questi possono aggiungersi, il respiro corto, senso di costrizione al petto e dolore, aritmia cardiaca, segni di insufficienza cardiaca come respiro affannoso, ritenzione idrica nelle gambe (edema).

Il trattamento

Per curare i tumori cardiaci primitivi benigni è necessario asportare il tessuto neoplastico, qualora non siano coinvolte parti inoperabili. L’asportazione completa del tumore deve però prevedere l’eliminazione della base d’impianto, ovvero il punto in cui il tumore si innesta nel tessuto cardiaco. Diverso il discorso su tumori maligni, casi in cui la chirurgia non è contemplata. In questi casi ci si affida alla radioterapia associata alla chemioterapia. Terapie queste che non vengono escluse nemmeno nei casi benigni perché riducono il rischio di recidiva.

L'intervento di Flavio Briatore

Operato all'ospedale San Raffaele di Milano, il suo è stato un intervento mini-invasivo eseguito in toracotomia endoscopica (consiste nell'apertura chirurgica del torace) con circolazione extracorporea (una tecnica che, mediante un circuito e una

strumentazione con vari componenti, ha il compito di supportare la circolazione sanguigna e di sostituire le funzioni di pompa cardiaca e di ossigenazione polmonare durante una procedura chirurgica). La ripresa in generale è veloce.

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