
I punti chiave
Ultimamente, purtroppo, si è parlato ancora una volta di tumore al pancreas per il lutto che ha colpito il mondo del cinema e dello spettacolo per la morte di Eleonora Giorgi. Questa terribile malattia rimane una delle peggiori da curare per la sua aggressività e capacità di diffusione ma nuove speranze per un futuro diverso arrivano da alcuni ricercatori italiani italiani del Md Anderson Cancer Center (in Texas) provenienti dall'Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione Policlinico di Roma che hanno scoperto "l'avviamento" e la diffusione del tumore.
Quali sono i risultati
Questo cancro è, da subito, particolarmente aggressivo: il motivo sarebbe nella trasformazione delle cellule pancreatiche che sin dalle prime fasi della malattia sono in grado di originare metastasi e resistere alle terapie. È questo il meccanismo descritto dai ricercatori sulla pubblicazione nella rivista Nature dove spiegano queste mutazioni da cellule epiteliali a mesenchimali che fino ad oggi non era chiaro quale fosse il loro ruolo nel tumore. "Nel nuovo studio abbiamo scoperto che, non solo è importante, ma nel caso del tumore del pancreas svolge un ruolo chiave nella sua aggressività", ha spiegato all'Ansa il professor Luigi Perelli, primo autore dello studio, e Giannicola Genovese che è stato il co-autore dello studio.
Le conseguenze
La "trasformazione" delle cellule porta a diverse critiche conseguenze: Perelli spiega che dà origine allo sviluppo di cellule tumorali con maggiore capacità di diffusione ma genera anche "instabilità nel genoma delle cellule tumorali che si traduce in una più ampia eterogeneità delle cellule che compongono il tumore". In questo modo il tumore si adatta maggiormente alla condizioni sfavorevoli e alle cure che vengono rivolte al paziente. Come se già non fosse abbastanza, "questa trasformazione che in altri tumori avviene in fase avanzata, nel tumore del pancreas avviene quasi subito. Questo spiega l'estrema difficoltà di identificare un trattamento efficace".
Sull'importanza di questo studio è intervenuto anche il prof. Giampaolo Tortora, ordinario di Oncologia medica della Cattolica e direttore del Comprehensive Cancer Center di Fondazione Policlinico Gemelli Irccs. "Questo studio ribadisce anche, ancora una volta, che il tumore del pancreas è un unicum nella geografia dei tumori, ma potrebbe anche diventare un paradigma per capire gli altri".
Il futuro di questa malattia
La ricerca italiana pone certamente le basi per un prossimo futuro in cui aumentano le speranze di poter combattere e vincere contro il tumore al pancreas.
Il lavoro degli studiosi è molto importante perché svela maggiori dettagli su un quadro evolutivo molto complesso ed eterogeneo "fornendo nuove informazioni cruciali per il trattamento di questa malattia così devastante". La ricerca potrebbe aprire la porta a nuovi trattamenti capaci di colpire selettivamente le cellule con caratteristiche mesenchimali e privare così il tumore del suo principale motore", conclude Perelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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