Tumore al seno, il nanofarmaco che potrebbe fermare le metastasi. Lo studio che fa sperare

Un nuovo farmaco sperimentale potrebbe bloccare la diffusione delle metastasi. La ricerca è stata finanziato da Airc

Foto Klaus Nielsen (Pexel)
Foto Klaus Nielsen (Pexel)
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Un nuovo farmaco sperimentale starebbe dando speranze per quanto riguarda la lotta contro il tumore al seno. Nello specifico, questo medicinale si sarebbe dimostrato capace di bloccare la diffusione delle metastasi. Cosa che, se confermata, potrebbe risultare davvero significativa nel trattamento della malattia. La ricerca è stata finanziata anche dalla Fondazione Airc, che spera in questo modo di avere presto a disposizione un nuovo farmaco specifico.

Svolta in arrivo?

Lo studio che ha portato alla scoperta di questo nanofarmaco è stato portato avanti da un team multidisciplinare che ha visto riuniti i tecnici del dipartimento di oncologia e medicina molecolare dell'Istituto Superiore di Sanità, coordinati dalla dottoressa Ann Zeuner, con i ricercatori dell'università di Siena e di Bologna e dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. Insomma, un gruppo molto vasto che ha lavorato alacremente al fine di raggiungere un unico scopo: la debellazione del tumore al seno. I risultati di questa fatica sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Experimental & Clinical cancer Research.

Il cancro al seno metastatico è una patologia che incute molta paura. La medicina ha bisogno di trattamenti sempre più innovativi e specifici per contrastare gli effetti della malattia. Sono tante le donne che, dopo aver subito l'intervento di rimozione della massa tumorale, corrono comunque il rischio di essere colpite da metastasi anche a distanza di anni. Ad oggi, in Italia, ci sono 37mila donne con cancro metastatico. Da qui l'importanza di trovare un farmaco capace di contrastare questo terribile aspetto della patologia. Airc, con i suoi costanti finanziamenti, ha fornito il proprio supporto a questa nuova importante ricerca italiana.

In cosa consiste il farmaco

Al momento gli effetti positivi del nuovo medicinale, chiamato Bionanofenretinide, sono stati riscontrati in laboratorio su alcuni topi geneticamente modificati. La sperimentazione ha dimostrato che il nanofarmaco è effettivamente in grado di inibire le metastasi di tumore al seno."Il nostro team ha creato una nuova formulazione di un farmaco, la fenretinide, che in passato aveva mostrato una scarsa efficacia per problemi di scarso assorbimento", ha spiegato a SkyTg24 la dottoressa Zeuner, che ha collaborato con la dottoressa Marta Baiocchi.

La Bionanofenretinide, questo il nome del nuovo farmaco,"consiste in nanoparticelle che vengono efficacemente assorbite, riuscendo ad ottenere un effetto antitumorale particolarmente evidente nelle metastasi di tumore alla mammella del topo, in assenza di effetti collaterali".

La strada da percorrere, adesso, è la sperimentazione sull'essere umano, con la speranza che molto presto il Bionanofenretinide possa essere impiegato nella lotta contro il cancro e le metastasi.

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