Vaccino Covid, richiamo gratuito solo per i fragili e gli over 60

Fatta eccezione per gli over 60 e le categorie fragili, per gli altri cittadini il richiamo vaccinale Covid non sarà necessario e chi vorrà farselo somministrare potrebbe dover usare fondi propri. Si tratta di un’ipotesi e, come tale, non può essere considerata una voce certa

Vaccino Covid, richiamo gratuito solo per i fragili e gli over 60
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La logica è perentoria: poiché in autunno si procederà con un vaccino Covid che è di fatto un richiamo vaccinale non obbligatorio, chi vorrà usufruirne potrebbe essere chiamato a pagare di tasca propria. Ciò non vale ovviamente per quelle persone, gli over 60 e le categorie definite “fragili”, per le quali il vaccino Covid non è un’opzione.

Come anticipato da Il Sole 24 Ore, il ministero della Salute ha comunicato che la campagna per la vaccinazione anti Covid-19 avverrà parallelamente a quella contro l’influenza stagionale e sarà orientata ai vaccini Rna messaggero e proteici che coprono anche la variante Xbb.1.5, la cosiddetta variante Kraken.

A destare maggiore preoccupazione è però la variante Eris (EG.5) che sta spingendo verso l’alto il numero di ricoveri in Germania e nel Regno Unito dove, pur restando al livello di ipotesi, si discute di un eventuale ritorno dell’obbligo di indossare le mascherine.

Va sottolineato che, in Italia, casi di Covid e ricoveri restano sostanzialmente invariati e non occorre cedere agli allarmismi.

La campagna vaccinale Covid in Italia

I medici di famiglia tendono a sostenere l’opportunità di partecipare alla campagna vaccinale anti Covid-19 prevista per l’autunno e quindi imminente.

Il riferimento è in particolare agli over 60 e ai pazienti fragili ma a fare da discriminante saranno soprattutto le nuove varianti Covid, così come sostiene Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di Medicina generale e delle Cure primarie il quale, intervistato da Il Sole 24 Ore sottolinea che, in caso di sintomi riconducibili al Covid (tosse, mal di gola e febbre), è opportuno “rimanere a casa, non frequentare locali pubblici e ancora meno frequentare strutture sanitarie e non stare a contatto con persone fragili”.

Un’altra categoria di persone a cui il vaccino è caldamente consigliato include le donne in stato interessante e quelle che allattano.

L’ipotesi del vaccino a pagamento

Sono diverse le voci che auspicano la totale copertura delle spese soltanto per le categorie considerate a rischio. Tra queste spiccano quella di Massimo Ciccozzi dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e quella di Matteo Bassetti per il quale: "In questi anni abbiamo visto che la scelta della gratuità ci ha fatto buttare via milioni di dosi perché molti italiani non hanno capito l’importanza di questi vaccini. Quindi è ora che aprano gli occhi sul fatto che lo Stato spende tanto sui vaccini, un investimento importante. Giusto quindi che il Servizio sanitario nazionale offra gratis il vaccino anti-Covid alle categorie a rischio, ma gli altri lo paghino. Investire nei vaccini è investire nella salute ma in questi tre anni troppi italiani hanno scelto di non farlo. Ora è giusto che sappiano che hanno un costo".

Allo stato attuale delle cose, pure ancora non essendoci

conferme ufficiali, soltanto chi rientra nelle categorie fragili e gli over 60 potrebbero essere vaccinati senza aggravi economici. Per tutti gli altri potrebbe essere necessario fare ricorso al portafogli.

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