La fase 2 è al vaglio dell'esecutivo, ma qualche elemento relativo al periodo in cui gli italiani potranno uscire dalla quarantena sta già emergendo: alcune novità rilevanti riguarderanno di sicuro il settore dei trasporti, che saranno sottoposti ad un regime straordinario.
Il governo sta ancora studiando. Fonti di Palazzo Chigi, poco fa, sono state piuttosto chiare: le date riguardanti le aperture non possono ancora essere date per certe. E quelle circolate sono al massimo ipotesi. Il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, però, questa sera ha rilasciato qualche dichiarazione al Tg2 Post. Considerazioni - quelle del capo di Dicastero - che aiutano a comprendere quello cui andremo incontro. Almeno in materia di trasporti.
Gli assembramenti continueranno a rappresentare un rischio. E l' esponente appartenente alla maggioranza giallorossa ha dichiarato quanto segue, così come riportato dall'Adnkronos: "La prima regola per riuscire a governare bene la fase 2 sulla questione dei trasporti debba essere il cambio degli orari per riuscire ad evitare i picchi di necessità e di fabbisogno soprattutto sui mezzi di trasporto pubblico locale ma non solo". Possibile, dunque, che bus, tram e metropolitane ed altri mezzi, magari anche quelli privati, vengano interessati da modifiche importanti. Le corse, dunque, potrebbero essere incrementate.
Le diposizioni governative, poi, dovrebbero riguardare tanto le file presso le stazioni di varia tipologia quanto il numero di persone che potranno accedere volta per volta all'interno di un mezzo. Anche questi sono argomenti che la De Micheli ha toccato, quando ha specificato come, per via della fase 2, stia per mutare "il modello di prenotazione". E questo deriva dall'obbligo di "non arrivare mai a un riempimento del 100% ". Dunque non ci dimenticheremo presto delle distanze sociali. La De Micheli ha annunciato pure "percorsi unidirezionali negli aeroporti" e il "controllo della temperatura" dei passeggeri.
Anzi, per il ministro De Micheli sarà fondamentale "garantire un riempimento dei mezzi parziale per garantire il distanziamento di un metro". Ma non basta: all'interno di qualunque mezzo pubblico, sarà obbligatorio anche indossare le mascherine. E questo varrà anche per quei trasporti che operano "per mare" e "per cielo". Dovrebbero anche essere garantiti i liquidi igienizzanti, che dovrebbero essere posizionati sui mezzi. Ma non è tutto.
Stando a quanto riportato da Repubblica, i viaggi da Regione a Regione potrebbero non essere consentiti ancora per un po' di tempo. Si parla infatti di "confini chiusi". E viene ventilata una specificazione: le persone non dovrebbero poter varcare i limiti regionali sino a circa il 20 di maggio. Ma l'esecutivo ha già fatto sapere di essere ancora all'opera sulle date.
Dal divieto di muoversi oltre i confini delle regioni, ovviamente, verrebbe escluso il traffico merci. E gli spostamenti motivati da ragioni precise di lavoro, stringenti, ineludibili, in via di definizione. Resteranno invece in vigore - spiega ancora Repubblica - alcune zone rosse, come confermato anche da Gianni Rezza (Iss), nelle aree dove il virus continua a mordere.
E altre potrebbero aggiungersene in caso di nuovi focolai.Il tutto, com'è ovvio che sia, andrebbe intersecato con gli altri limiti che dovrebbero essere posti: il divieto di assembramento resterà in auge. E questo influirà anche sul flusso dei mezzi di trasporto.
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