Di Fassina il miglior bilancio 2012

I venti di crisi che negli ultimi anni hanno sferzato il mercato dell'auto si sono rivelati particolarmente pesanti per i concessionari. Esistono però anche esempi virtuosi come quello del Gruppo Fassina, oggi gestito dal fondatore Tony Fassina con i figli Ado e Alessandro. A confermare la solidità dell'azienda (tre sedi a Milano e quattro nel Veneto) arriva il riconoscimento di Automotive Dealer Report, classifica dei bilanci dei concessionari giunta alla quarta edizione, che ha premiato il bilancio 2012 del Gruppo Fassina come il migliore d'Italia. «Le ragioni di un simile successo - commenta Tony Fassina - vanno ricercate nello sfruttamento di tutti gli item: dall'officina al post vendita, dal magazzino ricambi alla finanza, fino alle assicurazioni. Senza dimenticare la cura per l'usato». Tutto questo, per il Gruppo Fassina, nel 2012 si è tradotto in numeri importanti: 350 milioni fatturato e 23mila vetture vendute, appartenenti ai più prestigiosi brand italiani e stranieri. A Fassina, però, la definizione «multimarca» non piace: «Può evocare confusione - spiega -. Da noi, invece, ogni marchio ha un'identità definita, il suo responsabile, venditori specializzati e un sito web dedicato».


Ecco perché non stupisce che anche le previsioni per il futuro siano improntate all'ottimismo: «Abbiamo confermato i dati del 2012 anche per il 2013 - sottolinea Fassina -; il 2014, poi, è partito con più effervescenza. Merito, credo, delle notizie che arrivano dai mercati, dello spread che cala, di qualche iniziativa annunciata dal governo: tutte cose che hanno ridato un po' di fiducia. Per questo, prevedo una crescita del 5-10%».

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