Febbre suina: una vittima a New York 

E' un vicepreside di 55 anni. Era stato ricoverato qualche giorno fa dopo essere stato contagiato. Allarme del Fmi: rischi sull'economia mondiale

Febbre suina: una vittima a New York 

New York - Il preside di una scuola di New York è morto ieri per la nuova influenza, diventando la prima vittima in città del virus H1N1. Lo hanno riferito fonti sanitarie. Mitchell Wiener, 55 anni, è morto dopo essere stato ricoverato all’ospedale Flushing qualche giorno fa, contagiato dalla nuova influenza, ha detto il dottor Andrew Rubin, portavoce della clinica. Anche la portavoce del dipartimento della Salute ha confermato la prima vittima, ma non ha potuto confermarne l’identità. Questo è il primo decesso nella città di New York, dove sono stati rilevati la maggior parte dei contagi presenti negli Usa, ma con sintomi per lo più lievi.

Impatti sull'economia Gli effetti della nuova influenza, partita dal Messico, potrebbero essere "notevoli sull’economia globale", già alle prese con la recessione in molte aree, qualora continuino a moltiplicarsi i casi di contagio. È l’opinione di John Lipsky, numero due del Fondo monetario internazionale (Fmi), intervenuto a Tokyo in un incontro al National Press Club. I rischi legati all’epidemia influenzale H1N1 sono ancora difficili da prevedere, ha aggiunto, "ma potrebbero di sicuro generare effetti negativi sull’economia mondiale", il cui recupero è atteso entro l’anno prossimo.

Rischi difficili da prevedere Nel giorno in cui il Giappone ha registrato il balzo dei casi di influenza oltre le 100 unità (al momento fino a quota 130), Lipsky ha spiegato che "i rischi del virus sono difficili da prevedere in quanto non è noto il suo potenziale di diffusione e di mortalità".

Anche così, tuttavia, "potrebbe pesare in modo notevole sull’economia. Mi auguro - ha osservato ancora - che l’impatto risulti modesto, anche in considerazione della risposta che la comunità internazionale è riuscita a dare nel recente passato al caso dell’influenza aviaria".

 

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