Milano - Che la Padania intervisti Pierluigi Bersani è una notizia. Che il segretario del Pd dalle colonne del quotidiano leghista faccia un'apertura al federalismo, strizzando palesemente l'occhio al Carroccio, è una conferma della disperata ricerca, da parte della sinistra, di ogni possibile escamotage per provare a mettere in crisi la maggioranza. Ma la Lega - anche se il Pd ce la mette tutta - è un alleato fedele di Berlusconi.
Facciamo un patto Bersani lo dice a chiare lettere: "Impegno me e il mio partito a portare avanti il processo federalista dialogando con la Lega. Quali che siano gli sviluppi politici. Guardiamo oltre Berlusconi ma salviamo la prospettiva auotonomista". "Se dico - prosegue il segretario Pd - che noi il federalismo non lo molliamo è perché so di poterlo dire, ne sono sicuro. La Lega ci rifletta e ci chieda pure, giustamente, cosa succede dopo, con uno scenario diverso, pur nelle reciproche distinzioni. Ma non si può andare avanti così".
L'elogio del federalismo Bersani va avanti senza pudore: il federalismo "è una riforma troppo importante e seria perché venga costruita male, perché sia vittima dello scenario politico. Il federalismo cambia l’Italia: non può dipendere dal caso Ruby".
Il capolavoro retorico C'è un passaggio dell'intervista in cui Bersani rivendica la primogenitura - o quasi - del federalismo. "Noi rivendichiamo e vogliamo coltivare, rinnovandola, questa nostra antica tradizione. Abbiamo in testa "l'Italia delle autonomie", l'idea cioè che con la responabilità diretta dei territori si possa arrivare sia a un livello comune di cittadinanza e di servizi, sia alla possibilità che chi ha una marcia in più possa correre".
Bondi: proposta strumentale Sandro Bondi, coordinatore Pdl e ministro per i Beni culturali, commenta l’intervista di Bersani e il patto sul federalismo proposto alla Lega. "Il Pd sposa di volta in volta, a seconda delle proprie convenienze politiche contingenti, tesi opposte: un giorno la Lega è l'espressione più volgare della politica, il giorno dopo è tornata ad essere la costola della sinistra o perlomeno l'unica forza autenticamente popolare, insieme al Pd, con cui dialogare", osserva Bondi. "Ma possibile - aggiunge - che la sinistra non abbia mai la capacità di dimostrarsi coerente, di avere una propria posizione di merito sul federalismo, all'infuori di sfacciate posizioni strumentali, e di rispettare la verità dei fatti, compreso il fatto che esiste una forza politica come il Pdl che è la maggiore forza popolare e di governo oggi esistente in Italia e per la quale il federalismo è alla pari della Lega uno dei punti centrali della propria concezione della società?".
Sacconi: Pd poco credibile "Il Pd non è credibile quando offre disponibilità per un federalismo fiscale responsabile", ha dichiarato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi a margine di un incontro alla Fondazione Craxi.
"Bersani ha sempre difeso il finanziamento dei Comuni su base della spesa storica - ha aggiunto il ministro - anche in ragione dei comuni emiliani cicala. E non ha mai gradito l’idea dei costi standard per la sanità intesi come costi migliori su cui tutti devono convergere adottando un buon modello di gestione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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