Fini attacca ancora: "Berlusconi si dimetta" Alfano: "Lasci lui la presidenza della Camera"

Il presidente della Camera chiede un passo indietro al Cavaliere e torna a criticare il Pdl: "Hanno una concezione patrimoniale e para-feudale della politica". Il Guardasigilli: "Lui è stato nominato dalla maggioranza deve lasciare". Maroni: "Noi fedeli al premier"

Fini attacca ancora: "Berlusconi si dimetta" 
Alfano: "Lasci lui la presidenza della Camera"

Roma - In principio fu Cesare. Ora è il feudatario. Passano i mesi, ma l'obiettivo di Gianfranco Fini resta uno e uno soltanto: Silvio Berlusconi. Per il presidente della Camera è "opportuno" che il premier si dimetta. Lo dice in un’intervista al Corriere Adriatico. A stretto giro la replica del Guardasigillli Angelino Alfano: "Berlusconi è stato eletto dai cittadini. Fini nominato dalla maggioranza".

Il pensiero di Fini Il presidente della Camera si dice d'accordo con gli esponenti di Fli che in più occasioni hanno parlato di necessità di dimissioni del presidente del Consiglio. "Ovviamente condivido le loro dichiarazioni". Quanto ai rapporti fra potere politico e magistratura, Fini è convinto che "l’equilibrio fra poteri e funzioni dello Stato è l’essenza della democrazia. E ci deve essere sempre rispetto tra gli esponenti delle varie istituzioni. Il potere politico - osserva - non deve temere diminuzioni di autorità o di sovranità dalle inchieste dei giudici. Se esistono patologie nel sistema, queste patologie devono poter emergere alla luce del sole, nella fisiologia e nella normalità dei rapporti istituzionali. Ad avvantaggiarsene sarebbe innanzitutto la qualità della vita democratica". In un altro passaggio dell’intervista Fini denuncia "la concezione patrimoniale e para-feudale della politica" che a suo avviso anima il Pdl, dove la discussione interna è stata "brutalmente soffocata. Il vero tradimento - conclude - è promettere riforme e persino rivoluzioni per poi attuare la politica del giorno per giorno, e del basso profilo riformatore".

Alfano non ci sta Il ministro della Giutsizia su SkyTg24 replica alle critiche avanzate ieri da Fini a Berlusconi: "Anche noi chiediamo giustizia e non giustizialismo, giudizi e non pregiudizi. Ci sottoponiamo al giudizio di moralità, ma non di moralismo.

Poi - aggiunge - Fini dice che Berlusconi non si dimette, non dimettendosi però a sua volta: c’è una piccola differenza tra i due, Silvio Berlusconi è indicato da milioni di cittadini, Fini è stato eletto in parlamento non all’unanimità, ma solo da un’area di maggioranza che ora lui attacca e rispetto alla quale lui oggi è all’opposizione. Credo che Berlusconi sia nel giusto".

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